Crisi, edilizia: dal 2009 persi 29mila operai e chiuse 3mila aziende | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Crisi, edilizia: dal 2009 persi 29mila operai e chiuse 3mila aziende

– Dal 2009, nel settore edile a Roma e provincia sono attivi 28.659 operai in meno, 2.925 le imprese non più attive, oltre 25 milioni 900mila le ore lavorate in meno. Questi i dati diffusi dalla Filca Cisl Lazio relativi alla crisi del settore edile. A Frosinone e provincia, 5.880 gli operai in meno, 689 le aziende fallite, 5milioni 900mila le ore lavorate in meno. A Latina e provincia, 3.295 gli operai in meno, 405 le ditte che hanno cessato l’attività, 2 milioni 900mila le ore lavorate in meno. A Viterbo e provincia, 2.567 gli operai in meno, 558 le imprese fallite, 2,5 milioni le ore lavorate in meno. A Rieti e provincia, 878 gli operai in meno, 214 le aziende non più in attività, 1 milione le ore lavorate in meno.«Nel Lazio a partire dal 2009 secondo i dati della Cassa Edile delle 5 province del Lazio sono stati 38.761 i lavoratori ad aver perso il posto di lavoro a cui si devono aggiungere 2.518 operai iscritti alla Edilcassa del Lazio. Dunque sono stati 41.279 i regolarmente iscritti alle casse di mutualità ad aver perso il posto di lavoro ed ad essere usciti dal mercato regolare. Le ore lavorate e gli operai iscritti alle Casse Edili Provinciali ed Edilcassa segnano da un anno all’altro flessioni del 30%. Le imprese edili che hanno dovuto chiudere dal 2009 sono state 4.609 secondo i dati pervenutici dalle Casse Edili oltre altre 190 iscritte all’Edilcassa per un totale di 4.799 aziende non più in attività. In 5 anni le ore lavorate in meno nel settore sono 35milioni 375mila437(dati Casse Edili) oltre 2milioni 822 mila 575 ore (dati Edilcassa) per un totale di 38 milioni 197mila 922. L’attività si è progressivamente ridotta, considerando che le ore lavorate sono il principale indicatore della salute del mercato delle costruzioni, abbiamo assistito ad un vero e proprio crollo. La massa salari in meno è superiore a 330 milioni (circa 200 milioni a Roma, circa 50 milioni a Frosinone e a Latina, circa 20 milioni a Viterbo e circa 10 milioni a Rieti)». Sono alcuni dei numeri della crisi del settore Edile diffusi dalla Filca Cisl del Lazio. «Dall’inizio della crisi il ricorso alla cassa integrazione nel comparto delle costruzioni è andato sempre più incrementandosi. Complessivamente il numero delle ore autorizzate è aumentato con una media che divisa per province è del 127% con punte di oltre il 200% a Roma e a Rieti». Così il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Stefano Macale. Dal 2010 – si legge nel comunicato della Filca Cisl – sono state 8 milioni145mila le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga in più soltanto nel settore delle costruzioni (6milioni476mila a Roma, 969mila a Frosinone, 302mila a Latina, 201mila a Viterbo e 197mila a Rieti). A Roma nel 2010 nel settore delle costruzioni sono state 2.837.409 le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga mentre nel 2014 sono 9.314.177, con un aumento percentuale del 228,26% delle ore autorizzate. A Frosinone nel 2010 erano 952.281 mentre nel 2014 sono state concesse 1.922.917 ore,con un aumento percentuale del 101,93% delle ore autorizzate. A Latina nel 2010 erano 705.701 mentre nel 2014 sono state 1.7.988, con un aumento percentuale del 42,83% delle ore autorizzate. A Viterbo erano 397.530 nel 2010 mentre nel 2014 sono state 599.055, con un aumento percentuale del 50,69% delle ore autorizzate. A Rieti erano 92.341 nel 2010 mentre nel 2014 sono state 289.583, con un aumento percentuale del 213,60% delle ore autorizzate.

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