Ucciso dopo una lite in strada, per il medico "un solo colpo fatale" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ucciso dopo una lite in strada, per il medico “un solo colpo fatale”

Un unico colpo d’arma da fuoco, dall’alto in basso; morte pressochè immediata, dopo colpo che trapassò il cranio. Sono i risultati della consulenza tecnica affidata al dott. Luigi Cipolloni dal pm nel processo per la morte di Maurizio Alletto, il 31enne ucciso nel corso di una rissa nata da una lite per viabilità il 12 giugno 2013 nel quartiere romano di San Basilio. Quattro le persone sotto processo: Luciano Coppi, una guardia giurata che per l’accusa sparò con la propria pistola d’ordinanza, e Moreno Coppi, Angelo e Lorenzo Izzi, tutti partecipanti alla rissa. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Alberto Pioletti, in seguito a un diverbio dovuto a questioni di traffico stradale tra Alletto e Coppi, si sarebbero formati due schieramenti rivali i quali, dopo essersi dati appuntamento, s’incontrarono nello stesso luogo dove si era verificato il diverbio, e lì ci sarebbe stata l’aggressione con calci, pugni e fendenti con coltelli. Tutto ciò, fin quando Luciano Coppi per l’accusa prese la propria pistola d’ordinanza ed esplose il colpo fatale. Nel corso della rissa, rimasero feriti con arma da taglio anche Luciano e Moreno Coppi. Oggi, udienza in Corte d’assise tutta dedicata all’escussione dei consulenti del pm. Il chimico Felice Rosati ha detto di aver trovato nel sangue della vittima cocaina, seppure con quantitativi modesti; il dott. Luigi Cipolloni, medico legale dell’Università La Sapienza di Roma, invece, ha illustrato gli esiti dell’esame necroscopico sulla salma di Alletto e sulle ferite ai due Coppi. L’ipotesi è quella di un unico colpo esploso su Alletto mentre si trovava di spalle, con il busto fortemente piegato in avanti e la testa in linea rispetto alle spalle. Non è stato possibile stabilire la distanza esatta dalla quale è stato sparato, ma senza dubbio l’esplosione è stata dall’alto in basso e con foro di uscita sul capo. Il decesso fu istantaneo. A febbraio udienza per l’escussone degli ultimi testi della lista del Pm, e per l’esame degli imputati.

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