Il vicario del Papa invita a pregare contro la corruzione | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Il vicario del Papa invita a pregare contro la corruzione

Una preghiera per Roma, in questi giorni sotto i riflettori per gli intrighi affaristici scoperchiati dall’inchiesta Mafia Capitale. «La nostra città vive pagine amare della sua storia per le gravi vicende di corruzione», scrive in una lettera il vicario del Papa per la diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini. E la Chiesa «sente più che mai l’urgenza della conversione dei cuori e di annunciare la speranza per una nuova stagione di legalità e di serenità». Per questo i romani sono invitati il 22 dicembre per una veglia di preghiera per la città. L’appuntamento è alle 19 a Santa Maria Maggiore per pregare davanti all’icona della Salus Populi Romani, immagine mariana cara ai romani e anche a Papa Francesco. E proprio la diocesi di Roma in qualche modo era stato tirata in causa nei giorni scorsi per le attività di alcune cooperative che sarebbero state legate all’Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone. Ma il Vicariato, ricordando che era intervenuto già negli anni passati con specifici controlli sulle attività dell’Arciconfraternita, ha smentito le notizie che erano trapelate sui giornali, dicendosi del «tutto estraneo» alle attività della Cooperativa ‘Domus caritatis’ e del Consorzio ‘Casa della solidarieta«, implicate, sempre secondo notizie di stampa, negli affari sotto il mirino dell’inchiesta. Tornando all’iniziativa di preghiera, Vallini parla della »sofferenza presente nel cuore di tanti cittadini, che credono nella legalità e nell’onestà« e del »clima di sfiducia e di pessimismo, già presente a motivo della grave crisi economica che non risparmia dolori e preoccupazioni«. Per questo la preghiera alla Madonna »affinchè il Signore tocchi i cuori di tutti, susciti un rinnovato impegno per costruire una città dal volto umano, dove la dignità inviolabile di ogni persona, la giustizia e la solidarietà siano valori condivisi e praticati. È urgente una rinascita spirituale«, conclude. Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas romana, sottolinea che si pregherà perchè si ponga fine a »questa peste del malcostume, dell’intreccio del malaffare, dei disvalori, dello sciacallaggio sulle spalle dei poveri, dell’utilizzo della povertà perchè alcuni si arricchiscano. Che il Signore abbia misericordia e perdono, che ci perdoni«.

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