"Povertà in aumento": la certificazione di Sant'Egidio e l'impossibilità di distribuire il cibo alle stazioni | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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“Povertà in aumento”: la certificazione di Sant’Egidio e l’impossibilità di distribuire il cibo alle stazioni

«Ormai le persone che sono in povertà assoluta a Roma e in Italia stanno aumentando anche quest’anno. L’aumento è dell’1,9%, parliamo di 6 milioni di persone in povertà assoluta in Italia e questo ci deve far riflettere. Bisogna evitare questa cultura che si sta diffondendo, che identifica la povertà con il degrado. Non bisogna difendersi dai poveri, ma difenderli». Lo ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo in occasione della presentazione della 25a edizione della Guida ‘Dove mangiare, dormire, lavarsi a Romà nella sede dell’organizzazione. La comunità ha ricordato che «secondo una stima dell’Istat effettuata nel 2011, le persone senza dimora a Roma sono 7.800». Di questi, «durante l’inverno trovano riparo presso centri di accoglienza notturna del Comune, di parrocchie, istituti religiosi e associazioni di volontariato 2.760 persone, così divise: 1560 presso parrocchie, associazioni di volontariato e religiosi, 1200 presso centri convenzionati con Roma Capitale e 600 posti circa dovranno essere aperti da dicembre a marzo per il piano di accoglienza invernale che ancora non è partito a causa dell’indagine su Mafia Capitale». Inoltre, «si può stimare che circa 2500 persone non trovano riparo per la notte e 2000 persone vivono in alloggi di fortuna». Sant’Egidio ha sottolineato anche che «la disponibilità di posti nei centri di accoglienza per i rifugiati è aumentata nel 2014 da 250 a 2.500. A seguito della crescita dell’afflusso di rifugiati provenienti dal Mediterraneo nel 2014 è stato avviato mi programma organizzato di accoglienza (Sprar) che ha visto Roma tra le città impegnate nell’ospitalità». «C’è una nuova disposizione da parte delle Ferrovie dello Stato, che tende a impedire la distribuzione di cibo o vestiario ai bisognosi anche su piazzali esterni alle stazioni perchè questo creerebbe confusione e degrado. Noi abbiamo chiesto una riunione a FS, con altre associazioni, che si è tenuta qualche settimana fa, per ripristinare il clima di serenità e normalità in cui i volontari lavoravano, ma non abbiamo ancora avuto risposte. C’è ancora un impedimento attraverso forze di polizia, sollecitate da Ferrovie per svolgere serenamente quest’opera. Siamo invitati a non farlo, i modi per farlo si trovano, ma con molte difficoltà in più rispetto al passato». Lo ha detto il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo a margine della presentazione della guida.

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