Alitalia, ultimi ritocchi per l’ingresso di Etihad
Conto alla rovescia per il decollo della nuova Alitalia. Oggi l’assemblea degli azionisti ha deliberato l’aumento di capitale da 378,5 milioni di euro riservato ad Etihad, che permetterà alla compagnia degli Emirati arabi di entrare con il 49% nella nuova società, Alitalia Sai. Il conferimento dell’aumento (nell’ambito dell’investimento complessivo da 560 milioni previsto dall’accordo siglato l’8 agosto tra le due compagnie) avverrà lunedì o al più tardi martedì quando si procederà al closing, con il completamento dei conferimenti di attività da Alitalia Cai alla nuova società. L’assemblea della nuova Alitalia, che si è riunita oggi a Milano nello studio del notaio Marchetti (presente l’amministratore delegato Silvano Cassano, gli altri in conference call) ha dato il via libera all’aumento di capitale da 387,5 milioni per permettere alla compagnia degli Emirati Arabi di diventare azionista della nuova Alitalia Sai, accanto ad Alitalia Cai, cui rimarrà il 51% (attraverso la società cuscinetto Midco). L’investimento complessivo di Etihad in Alitalia si completa con altri 112,5 milioni per l’acquisizione di una quota del 75% di Alitalia Loyalty, il programma di fedeltà, e circa 60 milioni per l’acquisto di 5 coppie di slot nell’aeroporto londinese di Heathrow che verranno poi riaffittati alla compagnia italiana. Il passaggio di oggi è uno degli ultimi step necessari per arrivare al closing la prossima settimana. «Stiamo lavorando in totale sintonia. Stiamo rispettando la tabella di marcia. Speriamo di chiudere entro il 23 dicembre», ha detto l’a.d. della nuova compagnia Silvano Cassano uscendo dall’assemblea. «Abbiamo tempo fino al 31 dicembre. La nuova Alitalia – ha aggiunto – decollerà, come sempre detto, dal primo gennaio». A quel punto potrà iniziare ufficialmente la seconda vita di Alitalia, dopo la prima ‘rinascità dell’ex compagnia di bandiera nel 2008 con Alitalia Cai. La rotta è quella indicata già quest’estate alla firma dell’accordo con Etihad e verrà confermata nel Piano industriale cui sta lavorando il nuovo management, composto dall’a.d. Cassano, dal presidente Luca Cordero di Montezemolo e dal vice presidente James Hogan. L’obiettivo – ha confermato Cassano qualche settimana fa al momento della nomina da parte del cda – è il ritorno all’utile nel 2017: la strategia passa attraverso la ristrutturazione della rete puntando sul lungo raggio, con più collegamenti con America Latina e Asia, potenziamento di Malpensa e Linate, una maggiore attenzione alla qualità, e rilancio del look e del brand. Intanto novità arrivano anche sul fronte aeroportuale. I passeggeri negli scali italiani a novembre segnano un +6,12%, con una crescita record (+10,2%) per gli aeroporti di Roma, la cui società di gestione Adr oggi incassa anche la conferma del rating a BBB+ da parte di Standing & Poor’s. In Toscana invece i cda di Sat e Adf hanno dato il via libera al progetto di fusione in una nuova società che prenderà il nome di Toscana Aeroporti.
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