Clonavano carte di credito: 4 arrestati e 18 indagati, spese illegali per 300mila euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Clonavano carte di credito: 4 arrestati e 18 indagati, spese illegali per 300mila euro

– Quattro arrestati e 18 indagati: è il risultato dell’operazione ‘Easy credit’ compiuta dalla polizia che ha smantellato una organizzazione criminale gestita da romeni che truffava banche, servizi interbancari ed esercizi commerciali con carte di credito clonate e documenti contraffatti, grazie anche alla complicità di camerieri di ristoranti del centro di Roma, ma che operava anche a Lariano ed Avezzano. Complessivamente sono state accertate spese illegali con «moneta elettronica», stimabili intorno ai 300 mila euro. Nell’ambito dello stesso procedimento, il Tribunale di Roma, ha emesso 7 provvedimenti cautelari con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di altri 5 romeni e di 2 italiani, questi ultimi, pubblici esercenti, per aver consentito l’utilizzo di carte clonate nelle rispettive attività commerciali tra cui gioiellerie e negozi di abbigliamento. Tra i quattro arrestati c’è anche il capo dell’organizzazione: un romeno di 29 anni, con vari precedenti. Le indagini sono partite da una querela presentata contro ignoti ai commissariato di polizia Viminale di Roma da una cittadina russa, a cui era stata clonata la propria carta di credito utilizzata per una serie di acquisti in vari esercizi commerciali. Gli investigatori del commissariato Viminale, diretto da Antonio Pignataro, hanno fatto un approfondito excursus di ogni singola carta di credito utilizzata fraudolentemente, esaminato tabulati telefonici, ‘decifratò la documentazione bancaria riguardante le operazioni effettuate dai possessori delle carte di credito clonate, effettuato intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti che hanno consentito di individuare gli appartenenti all’organizzazione criminale. In particolare è stato accertato che l’organizzazione, che operava principalmente nella capitale, ma anche in altre province del centro Italia, sfruttando la complicità di camerieri in servizio in ristoranti del centro di Roma, acquisiva fraudolentemente i codici identificativi di titoli di credito, forniti da ignari clienti per il pagamento di servizi, che venivano successivamente clonati mediante sofisticati congegni elettronici, skimmer, personal computer e software, sequestrati durante l’operazione. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate numerose apparecchiature informatiche utilizzate per la clonazione delle carte di credito, 30 carte di credito clonate e numerosi documenti di identificazione contraffatti.

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