Emergenza freddo, Croce rossa: "Volontari in strada". Gli operatori di Castelverde: "Portate qui i clochard" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Emergenza freddo, Croce rossa: “Volontari in strada”. Gli operatori di Castelverde: “Qui i clochard”

Alberi, rami e pali telefonici, caduti a causa del maltempo. A quanto riferito dai vigili del fuoco le zone interessate dalla perturbazione sono quelle di Cerveteri, Bracciano e Pomezia.

La Croce Rossa, dopo l’attivazione del neo assessore ai servizi sociali Francesca Danese, sta rispondendo all’emergenza freddo dispiegando in queste ore volontari nelle principali stazioni Metro tenute aperte da Roma Capitale e nei principali rifugi di fortuna. «Abbiamo potenziato i servizi abituali fino al 15 gennaio e dato la disponibilità di uomini e mezzi della Cri a Roma Capitale per garantire l’assistenza nelle stazioni durante la notte e se necessario siamo pronti ad allestire un centro d’accoglienza – ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa di Roma, Flavio Ronzi – Le sale operative della Croce Rossa e del Comune di Roma sono in costante contattato e ai nostri ragazzi sul territorio ho chiesto di percorrere ogni angolo della città perchè dobbiamo fare il massimo affinchè a Roma nessuno muoia di freddo». «Nella nostra struttura i posti sono vuoti. È arrivato il gelo a Roma e la gente in difficoltà muore di freddo. Invitiamo il Comune a far venire anche qui i clochard. Noi non siamo Mafia Capitale». A parlare sono gli operatori del centro di accoglienza per senza fissa dimora di Castelverde, nella periferia est della Capitale. «Il Dipartimento alle politiche sociali ha deciso che i posti disponibili sono 300 perchè prende in considerazione solo le strutture non appartenenti allo scandalo – spiega Simona, un’operatrice – È inaccettabile e contradditorio. La nostra cooperativa è commissariata, quindi è il massimo della trasparenza. Da sei giorni viviamo assediati nel centro, lavorando continuamente anche durante le feste. Ci bussano clochard alla porta chiedendo di dormire perchè sanno che c’è posto, ma noi non possiamo accoglierli». I lavoratori sottolineano: «Noi operatori sociali non apparteniamo al sistema di Mafia Capitale e ci dissociamo dal criterio che ad oggi ci vede estromessi dai piani di accoglienza, sia ordinari che straordinari, per responsabilità che non ci appartengono. Ribadiamo ancora una volta che il conto di Mafia Capitale non possono e non devono pagarlo utenti e lavoratori. Ogni posto lasciato libero nei centri d’accoglienza è una sconfitta alla legalità».

Alberi, rami e pali telefonici, caduti a causa del maltempo vicino Roma. A quanto riferito dai vigili del fuoco le zone interessate dalla perturbazione sono quelle di Cerveteri, Bracciano e Pomezia. Da stamattina i pompieri hanno effettuato circa 30 interventi in quelle aree legate al maltempo.

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