Bilancio, scontro in aula sul maxi-emendamento. Per Zingaretti è la "svolta", Storace: "Famiglie dimenticate" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio, scontro in aula sul maxi-emendamento. Per Zingaretti è la “svolta”, Storace: “Famiglie dimenticate”

– È stata botta e risposta in Consiglio regionale del Lazio, nel corso delle dichiarazioni di voto sulla manovra di Bilancio, in merito all’uso da parte della giunta del maxiemendamento che ha ‘tagliatò la discussione sulla manovra. In segno di protesta il Movimento Cinque Stelle, prima della mezzanotte, ha lasciato l’Aula. Le altre opposizioni hanno manifestato la loro contrarietà. Il capogruppo Pdl-FI Antonello Aurigemma, pur «apprezzando lo sforzo che è stato fatto dall’assessore nel maxiemendamento, facendo esplicito riferimento a molte delle proposte che l’opposizione aveva avanzato» ne ha contestato il metodo di lavoro. «Guai – ha ribadito – a sostituire il dibattito d’Aula con maxiemendamenti di Giunta che non consentono quella normale e democratica dialettica che avviene in tutte le assemblee elettive. Penso che, a partire dal nuovo anno, il Consiglio debba tornare a riunirsi un pò più spesso e le Commissioni un paio di volte a settimana per esaminare le tante le proposte di legge che giacciono inevase da tempo». Per Ncd è intervenuto Fabio De Lillo: «Il reiterato ricorso al maxiemendamento – ha affermato – prova il fatto che la nostra presenza qui in Aula è assolutamente inutile, che tutto il lavoro compiuto per la presentazione degli emendamenti viene vanificato. Gridiamo il nostro dolore per l’assoluta mancanza di rispetto verso questa opposizione che continuerà a dare nei prossimi due anni e mezzo il proprio contributo fattivo». «Abbiamo usato, ahimè lo strumento del maxiemendamento – la replica del capogruppo Pd Marco Vincenzi – ma ciò si è reso necessario per risolvere il tema degli oltre duemila emendamenti presentati in Aula. Se avessimo deciso di impiegare queste oltre dodici ore di dibattito per discutere di un centinaio di emendamenti che l’opposizione ritenesse più significativi avremmo evitato tutto ciò. Il prossimo anno sarà utile che ci si confronti in modo sereno, aperto e trasparente, affinchè ci sia più discussione di merito e meno discussione di metodo. A nome della maggioranza – ha infine annunciato – dichiariamo la massima disponibilità affinchè questo punto d’incontro più avanzato sia trovato, esprimendo comunque soddisfazione per il lavoro fin qui svolto». Il capogruppo de La Destra Francesco Storace, pur apprezzando «la sostanza politica delle affermazioni di Vincenzi» ha auspicato una riforma del regolamento «perchè come voi non gradite migliaia di emendamenti – ha argomentato – noi non vogliamo più vedere maxiemendamenti in Aula. E su questo credo che sarà bene trovare un’intesa politica per poi affrontare la questione in Giunta del Regolamento».

– «Il bilancio approvato nella notte dalla maggioranza di Zingaretti continua a tassare i cittadini del Lazio e non mette un solo euro in più sulle politiche di welfare. È la cifra drammatica che emerge da un dibattito frettoloso, senz’anima, spinto solo dalla voglia di fare presto e male. Nonostante gli appelli più autorevoli alla politica – persino Papa Francesco… – le cifre per la famiglia restano a zero». Lo afferma il vicepresidente del consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale della Destra, Francesco Storace. – «Una manovra economica orientata allo sviluppo e al sostegno delle piccole e medie imprese, che taglia le tasse ai redditi medio-bassi e alle famiglie numerose, pianifica, grazie ad una sapiente programmazione dei fondi europei, opere pubbliche per centinaia di milioni di euro che renderanno sempre più competitiva la Regione Lazio, investe sulla mobilità e il trasporto pubblico locale finanziando per 180 milioni di euro l’Atac, l’acquisto di oltre 250 autobus Cotral, e decine di nuovi treni regionali. Questi i principali assi di intervento del Bilancio di previsione della Regione Lazio e della Legge di stabilità approvati dal Consiglio Regionale, per i quali esprimiamo la piena soddisfazione del gruppo del Partito Democratico». Lo afferma in nota il capogruppo del Pd alla Regione Lazio, Marco Vincenzi. «Va dato atto alla giunta Zingaretti e alla maggioranza di centrosinistra – continua – di aver impostato e approvato un documento economico e finanziario coraggioso, proiettato alla crescita, a stimolare gli investimenti privati, in particolare nelle start-up, e investimenti pubblici per irrobustire la rete infrastrutturale regionale, a partire dal completamento della Orte-Civitavecchia e della tangenziale dei Castelli. Prosegue la razionalizzazione ed efficientamento della macchina burocratica e delle società regionali, con risparmi per centinaia di milioni di euro sulle spese correnti. Risorse che verranno utilizzate per confermare l’esenzione totale delle addizionali regionali Irpef per i redditi fino a 15mila euro e le famiglie numerose, e tagliare le imposte per i redditi fino a 35mila euro. Oltre 2,3 milioni di contribuenti del Lazio beneficeranno di una riduzione delle imposte regionali». – «Un bilancio che, al netto delle partite finanziarie e di giro, si attesta intorno ai 16 miliardi di euro e che ha l’ambizione di affrontare questo difficile momento di crisi del paese e della nostra regione, provando a tenere in equilibrio le azioni di stimolo all’economia e il rigore di bilancio. Un bilancio difficile e certamente con pochi spazi di manovra, ma che comunque centra importanti obiettivi per affrontare la crisi e sostenere le famiglie. In primo luogo la manovra non prevede aumento dell’addizionale Irpef per i contribuenti fino a 28 mila euro di reddito, estendibile a 35 mila euro. Una scelta che si pone l’obiettivo di esentare dall’aliquota, circa 2 milioni e 800 mila persona. In pratica ad essere esentati dall’addizionale saranno quasi l’80% dei contribuenti compresi i nuclei familiari con 3 figli a carico e con reddito fino a 50 mila euro». Così in una nota il capogruppo Sel alla Regione, Gino De Paolis. «A questo – continua – si aggiunge l’impegno di importanti risorse per una serie di opere pubbliche strategiche per il territorio, come la Orte-Civitavecchia e il potenziamento di ferrovie locali e la metro C di Roma, mentre si prevede il definanziamento di quelle opere che a 3 anni dallo stanziamento non sono mai iniziate». «Un bilancio discusso in fretta e furia, approvato con il maxiemendamento, che porterà ai cittadini del Lazio, per il secondo anno consecutivo, soltanto un aumento delle tasse consegnando alla nostra regione il primato dell’Irpef più alta d’Italia. Niente male come augurio di buon anno». È quanto afferma il capogruppo Ncd alla Regione Lazio, Pietro Di Paolo. «Con la manovra finanziaria 2015 la giunta Zingaretti ha dato ulteriore prova della propria inadeguatezza – aggiunge – ancora una volta non è stata colta l’opportunità di porre le basi per un concreto rilancio economico e sociale del Lazio, nessun investimento a sostegno delle famiglie nè del sistema produttivo della regione. Ci siamo trovati ad approvare il bilancio regionale quasi fuori tempo massimo, per colpevole ritardo della Giunta Zingaretti, senza aver avuto la possibilità di discutere gli emendamenti in commissione bilancio e con una folle corsa in aula consiliare per non sforare la data del 31 dicembre. Alla fine è arrivato il solito maxiemendamento e tutto ciò a causa di una giunta e di una maggioranza che non sono state in grado di gestire l’iter della legge più importante che il consiglio regionale è chiamato a votare. Ncd ha espresso il proprio voto contrario a questa manovra finanziaria perchè l’unico intervento concreto è quello di mettere le mani in tasca alle famiglie del Lazio». «Oggi ho depositato una mozione firmata anche dal capogruppo Perilli con cui si chiede l’impegno della Giunta ad adottare le misure più idonee, come detassazione o bonus fiscali, per sostenere le imprese del Lazio che, tra mille difficoltà, investono su progetti di ‘ricerca e sviluppò». Lo scrive in una nota la consigliera M5s del Lazio Silvana Denicolò. «La ricerca – aggiunge – rappresenta uno strumento indispensabile per lo sviluppo sostenibile e per rendere competitiva l’economia laziale. La strada da percorrere è lontana dal modello zingarettiano fatto di burocrazia e clientelismo, veri nemici dello sviluppo, ma passa per il trasferimento di competenze e tecnologie tra le aziende e per l’eccellenza scientifico-tecnologica, da sostenere con i fondi comunitari per facilitare la collaborazione tra imprese, enti di ricerca, industria e liberi professionisti» conclude.

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