Clochard muore all'Esquilino, Danese: "Dolore per tutta la città". Arrivano le coperte da Federalberghi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Clochard muore all’Esquilino, Danese: “Dolore per tutta la città”. Arrivano le coperte da Federalberghi

È stato trovato morto stamattina all’interno del suo giaciglio su un marciapiede della Capitale. A stroncare un clochard polacco di 40 anni è stato probabilmente il gelo della scorsa notte. L’allarme è scattato poco dopo le 10.30 quando un negoziante lo ha visto immobile, accoccolato tra i cartoni, nei pressi dell’ingresso secondario di un albergo in via Machiavelli nel quartiere Esquilino, a pochi passi dall’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale. Inutili i soccorsi degli operatori del 118 di Roma perchè l’uomo era già deceduto. Sul posto i carabinieri della compagnia Piazza Dante che indagano sulla vicenda. Si ipotizza che il senzatetto, visto spesso in zona, sia morto nella notte per un arresto cardiocircolatorio legato al freddo. Per gli investigatori «tutto farebbe pensare a un decesso per assideramento». Nel dolore causato da questa morte non sono però mancate polemiche. «Non si può morire di freddo nel cuore di Roma senza che nessuno se ne accorga – attacca la Comunità di sant’Egidio – Di fronte all’ennesimo dramma che colpisce una persona che vive per strada Sant’Egidio lancia un nuovo appello rivolto alle istituzioni perchè si aprano urgentemente centri di accoglienza per dare risposta a tutti coloro che in questi giorni chiedono di dormire in luoghi sicuri e protetti dal freddo». Il neoassessore capitolino alle Politiche Sociali, Francesca Danese, proveniente da mondo del volontariato, ha espresso il suo cordoglio parlando di «una ferita che non si rimarginerà». «È successo a poche centinaia di metri dalla sede dell’ assessorato e proprio mentre da giorni stiamo lavorando, tra mille difficoltà, all’attuazione del Piano Freddo – ha aggiunto -. Anche se era una delle centinaia di persone che si rifiutano di accettare il riparo nei dormitori o nei centri attrezzati, una morte come questa è una sconfitta per tutti coloro che provano a fare qualcosa per rendere più vivibili le città». Tra le misure messe in atto dall’Amministrazione per far fronte al grande freddo l’apertura notturna di tre stazioni della metro (Piramide, Vittorio Emanuele e Flaminio ) con volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa che distribuiscono coperte e bevande calde. Ieri la Cri ha anche annunciato l’apertura di un centro di accoglienza per senza fissa dimora presso la sede a Ponte di ferro dove saranno allestiti 100 posti letto. «Il nostro impegno sarà ancora più intenso – ha concluso l’assessore Danese -. Questa morte ci colpisce proprio mentre stiamo rimuovendo il blocco delle strutture, destinate ad accogliere i senza fissa dimora, ma coinvolte nelle indagini sulla nota inchiesta Mafia Capitale». Tra queste il centro di accoglienza di Castelverde dove, spiegano gli operatori, ieri sono arrivati tre clochard. «È un primo segnale positivo – spiega Simona, un’operatrice – noi ci auguriamo che questa struttura non chiuda perchè non è giusto che a pagare le conseguenze della cricca di Buzzi e Carminati siano i lavoratori e gli utenti. Abbiamo altri posti vuoti – aggiunge -. Speriamo che vengano mandate qui altre persone in modo tale da toglierle dalla strada».

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