Rivoluzione salario accessorio: dall'8 gennaio arriva l'apertura lunga degli uffici | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rivoluzione salario accessorio: dall’8 gennaio arriva l’apertura lunga degli uffici

Uffici anagrafici aperti con orario continuato dalle 8.30 alle 19 circa, salvo ‘aggiustamentì. È in partenza la rivoluzione innescata dal nuovo contratto decentrato dei dipendenti capitolini, che coinvolgerà tutti i municipi. Oggi il vicesindaco di Roma Luigi Nieri dopo una riunione, a tratti animata, con i presidenti dei municipi, preoccupati per la carenza di risorse umane, ha garantito: «Il nuovo contratto deve partire da subito, altrimenti l’amministrazione non può garantire il salario accessorio ai dipendenti». Nei prossimi giorni è previsto un monitoraggio municipio per municipio al fine di individuare eventuali carenze di risorse umane e porvi rimedio con personale centrale. Ma se con i municipi il Campidoglio continuerà a lavorare per risolvere le «problematiche ancora aperte», il rischio con i sindacati è ancora il muro contro muro. Cgil, Cisl e Uil hanno inviato due lettere aperte al neo assessore alla scuola Paolo Masini e ai presidenti dei municipi sollecitando un intervento. Natale Di Cola dalla Fp Cgil sottolinea che «c’è la volontà di arrivare ad un accordo e siamo soddisfatti delle disponibilità all’incontro da parte di Masini se porterà risposte concrete. Se permarrà invece l’irrigidimento da parte dell’amministrazione inevitabilmente ripartirà la mobilitazione, non escludendo ulteriori scioperi. Il primo slittamento annunciato dal 2 all’8 gennaio per l’apertura degli sportelli, dimostra che quando c’è la volontà politica si possono trovare soluzioni». Da Palazzo Senatorio, invece, il vicesindaco Luigi Nieri sottolinea: «Abbiamo provato fino all’ultimo secondo utile ad arrivare al contratto condiviso con i sindacati, purtroppo senza successo. Tutto ciò malgrado le straordinarie aperture fatte dall’amministrazione alla gran parte delle istanze sindacali presentate al Tavolo». I presidenti dei municipi hanno invitato il vicesindaco a portare avanti il dialogo con le organizzazioni sindacali già nei prossimi giorni e lui ha garantito che verrà fatto. «I municipi vogliono cavalcare questa innovazione, non ostacolarlo», ha detto il coordinatore dei minisindaci Maurizio Veloccia, ma non mancano toni più duri, come quello di Andrea Catarci (VIII municipio) secondo cui «qualora nel confronto con i dipendenti sorgano difficoltà legate alla scarsità di risorse umane, bisogna pensare di ridurre la sperimentazione da cinque a tre giorni. Sul settore educativo va confermato lo slittamento del nuovo piano organizzativo al prossimo settembre, a prescindere dalla firma del contratto da parte dei sindacati».

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