Ebola, il medico di Emergency "sorpreso dall'essere citato da Napolitano" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Ebola, il medico di Emergency “sorpreso dall’essere citato da Napolitano”

– «L’essere citato dal presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno agli italiani è stata una sorpresa che mi ha profondamente commosso». Non si aspettava che Giorgio Napolitano parlasse di lui, Fabrizio, il medico italiano di Emergency contagiato da Ebola in Sierra Leone, ricoverato all’istituto Spallanzani. «Non credo di essere un eroe, ma so per certo di non essere un ‘untorè», aveva detto lui stesso a Natale, definendosi invece «solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato». Ma un tratto di eroismo, in lui, il Capo dello Stato lo ha riconosciuto, pur ricorrendo ad altri termini per definirlo e descrivendo il medico come un «campione di cultura e solidarietà», insieme ad altri italiani di cui essere «orgogliosi»: Fabiola Gianotti, che guiderà il Cern; l’astronauta Samantha Cristoforetti, in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale e Serena Petriucciolo, ufficiale medico della Marina che sulla nave Etna ha aiutato una profuga nigeriana a partorire. Dopo una fase critica, le condizioni di Fabrizio stanno migliorando. La notizia del suo contagio risale al 24 novembre. Il giorno dopo il rientro in Italia, poi il ricovero allo Spallanzani, in isolamento, e le prime cure con l’assunzione di farmaci sperimentali. «Un riconoscimento come questo, per il quale sono grato, comporta responsabilità che sarò onorato di continuare ad osservare», dice oggi a poche ore dalle parole di Napolitano. «Voglio idealmente condividerlo con tutti i miei colleghi di Emergency che sono ancora sul campo per fronteggiare Ebola», aggiunge, ringraziando «i colleghi e gli operatori dello Spallanzani che hanno fatto davvero di tutto per la salvare la mia vita».

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