Salario accessorio, non solo i caschi bianchi sul piede di guerra | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Salario accessorio, non solo i caschi bianchi sul piede di guerra

– Non ci sono solo i vigili urbani sul piede di guerra. L’entrata in vigore ieri del nuovo contratto decentrato e del connesso salario accessorio, una vera e propria rivoluzione voluta dal Campidoglio che premia produttività e merito, mette in fermento tutti i lavoratori capitolini. E i sindacati si dicono pronti alla mobilitazione e persino allo sciopero, a partire da un nuovo fronte che si è aperto. Quello delle scuole comunali dell’Infanzia dove, lamentano i sindacati, è stato già disposto un aumento di tre ore settimanali per gli insegnanti. Oggi i rappresentanti dei lavoratori hanno incontrato il neo assessore alla Scuola Paolo Masini ma per Roberto Chierchia della Cisl Fp è stato un «incontro farsa». E il collega della Fp Cgil Natale Di Cola annuncia: «Decideremo con le altre organizzazioni sindacali le forme di mobilitazione». «Siamo disponibili ad avviare già dai prossimi giorni un percorso condiviso e partecipato – riferisce l’assessore Masini -. Ci auguriamo che questi segnali di ascolto e apertura vengano colti al meglio da tutti». Ma dalla Cgil i segnali non sono buoni: «Il Dipartimento Servizi Educativi ha già emanato una circolare che prevede l’obbligo di assicurare il passaggio dalle 27 alle 30 ore settimanali nelle scuole dell’infanzia – replica Di Cola -. Il neo-assessore blocchi l’attuazione della circolare». «Queste nuove norme sono estremamente peggiorative per i servizi, per non parlare di tutto quel personale precario che con questa manovra sarà definitivamente licenziato», gli fa eco Caterina Fida dell’Usb. La sua sigla ha già indetto per il 7 gennaio un’assemblea generale. Quello della riorganizzazione del settore scolastico è uno dei nodi cruciali del malcontento sindacale, ma non il solo. Un altro fronte caldo è quello dei vigili, finiti sotto i riflettori per l’83,5% di assenze la notte di San Silvestro. «Se qualcuno ha sbagliato il suo comportamento va stigmatizzato – dice Chierchia – ma non bisogna generalizzare. Secondo noi la colpa è della disorganizzazione. Quanto accaduto è sintomo anche dell’assenza del dialogo sia sul salario accessorio, sia sull’ organizzazione del lavoro nel corpo, che va trattata con le parti sociali». Secondo il nuovo contratto i vigili devono rinunciare all’ indennità per il lavaggio della divisa e a quella per la cosiddetta semi-notte che il vecchio contratto faceva partire alle 16, spiegano dal Campidoglio. E ancora: basta indennità per i colloqui con i genitori o le affissioni degli avvisi in bacheca per le maestre, mentre i tecnici amministrativi non saranno piu« ‘premiatì per il rientro in ufficio al pomeriggio, obbligo già previsto dal contratto. »Un progetto ambizioso che guarda di più ai cittadini, puntando sulla produttività – ha commentato ieri il vicesindaco di Roma Luigi Nieri -. Per i lavoratori lo stipendio non varia«. Il salario accessorio era finito sotto i riflettori circa un anno fa, in seguito ai rilievi contenuti in una relazione del Mef. Per tentare una ricucitura con i rappresentanti dei lavoratori il prossimo incontro è fissato l’8 gennaio. »È un’operazione per far cassa con i salari dei lavoratori – sostiene Chierchia -. Oltre al piano legale, siamo pronti a riprendere la mobilitazione del personale e, se il diniego da parte dell’amministrazione sarà su tutte le nostre proposte, siamo pronti anche allo sciopero«.

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