"Lo Stato risarcisca 200 medici specializzandi": la sentenza della Corte d'Appello di Roma | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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“Lo Stato risarcisca 200 medici specializzati”: la sentenza della Corte d’Appello di Roma

– «Nuova batosta per lo Stato Italiano sul fronte dei medici specializzati. La Corte d’Appello di Roma, infatti, ribaltando la precedente pronuncia del Tribunale, ha accolto il ricorso presentato dal Codacons per conto di circa 200 medici specializzati che non avevano ricevuto la retribuzione loro spettante. E lo Stato dovrà pagare 10 milioni di euro». Lo sostiene, in una nota, la stessa associazione dei consumatori. «La sentenza n. 7511/2014 della Corte d’Appello, infatti, ha condannato lo Stato – si legge nella nota – a risarcire i medici ricorrenti con 6.713,94 euro per ciascun anno accademico di corso di Specializzazione, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria, per un totale di circa 10 milioni di euro. Il giudice di primo grado aveva dichiarato prescritti i diritti relativi alle specializzazioni dei camici bianchi, tutti diplomati tra metà anni ’80 e i primi anni ’90, mentre nella sentenza della Corte d’Appello si legge: ‘I diritti in questione si prescrivono in 10 anni». Secondo quanto riferito dal Codacons si tratta del pagamento delle seguenti somme: «20.142,82 euro per i medici che hanno conseguito la specializzazione triennale, 26.855,76 euro per i medici che hanno conseguito una specializzazione quadriennale, 33.855,76 euro per i medici che hanno conseguito una specializzazione quinquennale». A tali somme, precisa il Codacons, vanno aggiunti gli interessi legali e sono accordate come «risarcimento danni», perciò non soggette a tassazione. «Si tratta di una importante vittoria non solo perchè riconosce i diritti dei medici rappresentati in giudizio dal Codacons – spiega l’associazione – ma anche perchè tale sentenza sarà inevitabilmente destinata ad influenzare tutti gli altri giudizi sul tema. Tutti i medici specializzati interessati a far valere i propri diritti possono aderire all’azione collettiva attraverso il sito www.codacons.It».

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