Salario accessorio, da domani uffici aperti fino alle 18.30. Sindacati: "Basta clima terrore", Nieri: "I vigili siano responsabili" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Salario accessorio, da domani uffici aperti fino alle 18.30. Sindacati: “Basta clima di terrore”, Nieri invita i vigili alla responsabilità

Il vicesindaco chiede ai pizzardoni di non disertare il derby. Braccio di ferro sul contratto

– «Le prime 30 lettere sono partite. I casi ritenuti più gravi dal comando non sono 44 ma 90 e l’indagine interna continua». Lo dice il vicesindaco di Roma Luigi Nieri in merito al caso del vigili assenti a San Silvestro. Interpellato sulla presenza di vigili oggi, durante la festa dell’Epifania, ha risposto: «Credo che sia oggi, sia al derby Roma Lazio previsto domenica prevarrà il senso di responsabilità».- «Da domani per tutti i romani gli uffici anagrafici dei municipi saranno aperti ogni giorno dalle 8,00 alle 18,30. È un grande passo in avanti, si potrà chiedere e avere un certificato, una carta d’identità senza dover prendere un giorno di ferie o di permesso». Lo dichiara il sindaco Ignazio Marino annunciando uno dei primi effetti del nuovo contratto decentrato dei dipendenti capitolini. «Già un anno fa, quando approvammo il bilancio del 2014, avevo detto che il salario accessorio non sarebbe stato ridotto ma che lo avremmo modificato per premiare il merito e puntare a garantire servizi migliori a romane e romani – aggiunge – Sono orgoglioso di questo risultato e voglio ringraziare Luigi Nieri che ha lavorato anche in questi giorni con tutti i presidenti dei 15 Municipi e con gli uffici di Roma Capitale per raggiungere questo obiettivo. Abbiamo fatto un altro passo avanti nella strada di cambiare e modernizzare la città con l’obiettivo di fare di Roma sempre più capitale europea». – «Domani si parte in tutti i municipi di Roma in con gli uffici anagrafici aperti dalle 8 alle 18.30 . È una vera novità, mai successa a Roma e frutto del nuovo contratto decentrato. Il giorno dopo, l’8 riconterò i sindacati, continua il dialogo». Lo dice il vicesindaco di Roma Luigi Nieri. Interpellato sulla mobilitazione preannunciata oggi dal Cgil, Nieri risponde: «Speriamo che questo dialogo porti a una condivisione dato che il 23 ci siamo trovati a un passo dall’accordo».L’amministrazione la smetta di continuare a gettare benzina sul fuoco minacciando fantomatici licenziamenti, pene esemplari e umiliando i 24.000 dipendenti capitolini, non lo meritano i lavoratori ma soprattutto i cittadini. In attesa dell’8 gennaio data scelta dall’amministrazione per riprendere finalmente il confronto sul contratto prosegue la mobilitazione dei lavoratori. L’8 Sarà una giornata »spartiacque« e in attesa delle risposte che aspettiamo dall’amministrazione abbiamo deciso di continuar la protesta senza creare disservizi ai cittadini. Si parte dal settore educativo scolastico con Assemblee in tutti i municipi, a partire dalla prossima settimana, di pomeriggio, con nidi e scuole chiuse, per discutere con le lavoratrici dei servizi all’infanzia di Roma Capitale e con gli amministratori municipali e le famiglie». Lo comunica, in una nota, la fp Cgil. «Questo il programma che abbiamo deciso ieri insieme a CISL, UIL e CSA per allargare il fronte del contrasto alle nuove regole, unilateralmente decise dall’amministrazione capitolina, che metteranno in ginocchio i servizi all’infanzia della nostra città _ prosegue la nota – Il progetto dell’amministrazione prevede che non si tenga più conto del rapprto educatore/bambini nei nidi, eludendo gli standard previsti da norme e contratti, l’incremento di 3 ore di lavoro a settimana per le insegnati delle scuole dell’infanzia da utilizzare per ridurre le chiamate delle supplenti, oltre agli effetti devastati sul mondo del precariato, che ha consentito fino ad oggi di tenere apere queste strutture, e che vedranno drasicamente ridotte, se non annullate, le loro opportunità di lavoro. Così si porta oltre ogni limite la pressione di un’attività, già di per se particolarmente impegnativa, imponendo di lavorare 7, 8 o addirittura 9 ore al giorno con 25 bambini. Si mettono a rischio anche gli standard di sicurezza quando in un nido, con bambini di 1 o 2 anni, ci sarà una educatrice che, da sola, dovrà occuparsi di 10, 15 o più bambini (si pensi semplicemente a come possano essere rispettati i protocolli di sicurezza in caso di necessità di evacuazione). Tutti temi che interessano non solo le lavoratrici del settore ma, soprattutto, le famiglie che affidano i loro bambini alle nostre strutture. Per questo inviteremo anche gli amministratori municipali, quelli che, ogni giorno, devono rispondere ai cittadini che li hanno eletti dell’efficienza dei servizi offerti da Roma Capitale. Marino è avvertito o si prende la strada delle modifiche concordate come continuiamo a chiedere o la protesta e la mobilitazione assumeranno toni sempre più aspri».

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