Trasporto pubblico, M5s: "Anno nuovo e vecchi problemi: piano insufficiente" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Trasporto pubblico, M5s: “Anno nuovo e vecchi problemi: piano insufficiente”

«Il gruppo capitolino Movimento 5 Stelle esprime piena solidarietà all’autista della linea 106 aggredito da un passeggero che pretendeva di salire a bordo del bus con il cane senza museruola. Ancora una volta spiacevoli fatti di cronaca che vedono coinvolti i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico si accompagnano alla constatazione delle inefficienze di un piano gestionale che scarica sempre su cittadini e lavoratori disagi e carenze. L’Atac, invece di tutelare gli autisti che ogni giorno, svolgendo la propria mansione, sono esposti ad aggressioni verbali e sempre più spesso fisiche da parte degli utenti insoddisfatti e arrabbiati rispetto a un servizio totalmente disorganizzato in tutte le sue forme, ‘dis-informà i cittadini con avvisi sotto la metropolitana amplificando e acuendo l’astio nei confronti dei lavoratori fornendo così un alibi per le aggressioni alle quali assistiamo ormai quotidianamente. Riteniamo a dir poco scandaloso che un’azienda come l’Atac abbia fornito come giustificazione per il disservizio del 31 dicembre la mancanza di personale invece di assumersi la responsabilità di spiegare alla cittadinanza le reali motivazioni alla base di quanto accaduto, indubbiamente più complesse e che affondano le proprie radici in problematiche più profonde e più antiche, come il numero insufficiente di macchinisti (150 su 200) o il ricorso sistematico agli straordinari». Così in una nota M5S Roma. «Per questo chiediamo all’azienda di fornire ufficialmente e con chiarezza i motivi del disagio procurato e che si assuma la responsabilità di questa e di altre inefficienze che colpiscono quotidianamente il trasporto pubblico della capitale, alla luce anche dei 64 dirigenti con stipendi tra i 100.000 e 200.000 euro l’anno – si legge nel comunicato – A tal proposito il M5S Roma si vede costretto a segnalare l’ennesima grave situazione, questa volta del deposito Atac di Grottarossa. Grottarossa è la più grande rimessa della città nella quale, recentemente, quasi metà delle vetture non è risultata idonea al servizio per mancanza di manutenzione, ed i pochi meccanici in forza all’organico lavorano in situazioni critiche. Negli ultimi giorni i numeri ci restituiscono una situazione drammatica: su 450 vetture in uscita dal deposito si registrano 170 vetture ferme. Con tutto ciò che ne consegue come ricaduta sul numero e sulla frequenza delle corse. Infine, non migliora la condizione di Roma TPL, l’azienda che gestisce le tratte periferiche. Il M5S capitolino aveva segnalato più volte la soppressione delle linee stesse dovute alla carenza di autisti in turno, i quali già sottoposti a contratto di solidarietà, o al mancato pagamento degli stipendi, sono costretti alle ferie forzate poiché non ricevendo la retribuzione hanno grosse difficoltà economiche a recarsi sul posto di lavoro. Problematiche simili stanno vivendo i lavoratori della Ciclat, la ditta che recupera i bus guasti lungo la strada. Sottolineando il fatto che sono sempre i cittadini ed i lavoratori più deboli a pagare l’incapacità di gestire con efficienza il trasporto in una metropoli come Roma, dove la mobilità rappresenta uno snodo chiave per rendere la città più moderna, il M5S Roma anche nel 2015 metterà in campo il massimo impegno sollecitando l’amministrazione al fine di garantire non solo la sicurezza dei lavoratori e, soprattutto, la loro valorizzazione, ma anche scongiurare ulteriori difficoltà per i cittadini».

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