Olimpiadi, Roma ha la sua rivale: la risposta americana è Boston | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Olimpiadi, Roma ha la sua rivale: la risposta americana è Boston

Roma ha la sua prima rivale nella corsa alle Olimpiadi del 2024. Gli Stati Uniti hanno sciolto le riserve e deciso di scommettere su Boston, che ha battuto la concorrenza interna di Los Angeles, San Francisco e Washington: la città del Massachusetts che, appena 650mila abitanti sarebbe la più piccola a ospitare la rassegna a cinque cerchi estivi, ha ufficializzato la candidatura. La seconda ufficiale dopo quella capitolina in attesa che anche altri paesi facciano il passo: in Europa la Germania ha mostrato l’interesse a farsi avanti con Amburgo o Berlino, facendo capire però di essere pronta anche per l’edizione successiva del 2028. Ma nel vecchio continente aveva mostrato interesse Parigi, in queste ore però sotto i riflettori di tutto il mondo per la strage al giornale satirico Charlie Hebdo e il doppio blitz in cui hanno perso la vita gli attentatori. Ai Giochi del 2024 strizzano l’occhio anche altre realtà come il Sudafrica che dopo i mondiali di calcio sogna di far vivere al continente africano i suoi primi Giochi. L’assegnazione verrà fatta dal Cio nel 2017, ma per candidarsi c’è tempo fino al prossimo settembre. Roma è stata la prima e con il pieno sostegno del governo ora si prepara a muovere i primi passi: già nella Giunta del Coni fissata per martedì prossimo. Il tema olimpico sarà di sicuro in discussione, e si parlerà della leadership del comitato promotore. I nomi per traghettare la Capitale verso i Giochi sono sempre gli stessi. Nella rosa spicca quello di Luca di Montezemolo, molto apprezzato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Boston, dopo lo choc per l’attentato durante la maratona nell’aprile 2013 durante la maratona nella città del Massachusetts, prova a rimettere in pista gli Stati Uniti, reduci dai fallimenti delle candidature di New York 2012 e Chicago 2016: l’ultima volta che la superpotenza americana ha ospitato i giochi olimpici fu nel 1996, con la controversa scelta di Atlanta. Dopo una lunga riunione all’aeroporto di Denver i 15 membri del comitato olimpico a stelle e strisce hanno scelto Boston perchè ritenuta una candidata in grado di affrontare con qualche chance in più le resistenze e le sacche di ‘anti-americanismò del Cio. ma dovranno fare i conti con quella interna, perchè almeno fino ad oggi il gradimento dei cittadini era molto basso. Ma la candidatura americana ha subito ricevuto il placet del presidente Obama che con sua moglie Michelle si è congratulato con la città che «ci ha insegnato cosa vuol dire Boston Strong». Già lo slogan entrato nel dna della città proprio dopo le bombe alla maratona. E usa lo stesso aggettivo anche il presidente del Cio, Thomas Bach che aveva già definito molto forte la candidatura di Roma e fa altrettanto con quella americana. «I cittadini di Boston sono noti per la loro passione per lo sport – dice Bach – e la città possiede un grande patrimonio sportivo e culturale». La corsa ai Giochi per Roma adesso ha un avversario: forse facevano più paura Los Angeles o San Francisco, ma Boston ci crede.

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