Vigili, l'assemblea reclama lo sciopero: tornano le nubi sul derby | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vigili, l’assemblea reclama lo sciopero: tornano le nubi sul derby

Esplode la rabbia dei vigili di Roma, sotto i riflettori per il caso delle assenze in massa la notte di Capodanno. In tanti oggi hanno partecipato ad un’assemblea in piazza del Campidoglio indetta da diverse sigle sindacali che ha contestato duramente la gestione del Corpo e chiesto a gran voce di andare allo «sciopero» della categoria. «Seimila persone oneste non si riconoscono in una gestione che li criminalizza. I lavoratori sono indignati», sintetizza Francesco Croce della Uil Fpl. Se da un lato al Campidoglio non risultano disguidi in città collegati all’assemblea odierna, dall’altro il sindacalista della Uil ha sottolineato: «Sicuramente oggi i disagi ci sono stati ma è impossibile quantificarli in quanto erano chiusi anche i centralini. Ne funzionava solo uno». E il derby Roma-Lazio di domenica – che sul fronte della sicurezza vedrà schierati 1.200 uomini delle forze dell’ordine – rischia di trasformarsi in un nuovo terreno di scontro tra ‘pizzardonì e amministrazione capitolina. Lo spettro di un forfait dei vigili resta, specie dopo lo stop arrivato dal comandante, lamentato dall’Ospol, all’assemblea indetta da quel sindacato nel giorni di Roma-Lazio. «Lavorerà la gente in servizio, che temo sarà poca – prevede il sindacalista della Fp Cgil Marco D’Emilia -, ci arrivano segnali che i lavoratori, per scelta individuale, continuano a non segnarsi agli straordinari». «È la stessa amministrazione che ha previsto il servizio dei vigili in ordinario. Saranno non più di 400 in tutta Roma», gli fa eco Giancarlo Cosentino dalla Cisl Fp. Dal Campidoglio, invece, il vicesindaco Luigi Nieri tranquillizza: «Per il derby di domenica è tutto a posto. Ieri ho partecipato alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza. Non ho dubbi che la Polizia municipale garantirà i servizi necessari». Ma il clima durante l’assemblea della Municipale non è stato certo conciliante. «Clemente vattene via», hanno urlato in coro gli agenti, invocando le dimissioni del comandante del Corpo, Raffaele Clemente, e il ritorno del suo predecessore Carlo Buttarelli. Ma nel mirino dei vigili c’è stata anche l’amministrazione comunale ‘reà di aver modificato il contratto decentrato dei dipendenti capitolini in maniera unilaterale. «Vergogna, dimissioni», hanno continuato i cori. Con Stefano Lulli, segretario dell’Ospol, che poi ha spiegato: «Il coro ‘dimissionì è rivolto sia a Clemente sia al sindaco a Marino». Con le mani alzate in aria, come simbolo di chi ha le ‘mani pulitè, i caschi bianchi si sentono «sotto attacco come non mai», ha gridato qualcuno al megafono. Ora, l’attesa è per l’incontro di mercoledì tra il vicesindaco Luigi Nieri e i sindacati su nuovo contratto decentrato e salario accessorio. «È l’ultima spiaggia prima dello sciopero», avverte il segretario della Cisl Fp Roma e Lazio Roberto Chierchia. «Sono fiducioso che arriveremo a firmare un accordo», rassicura Nieri. Ad infuocare ancor più l’assemblea c’è stata anche un’ aggressione subita ieri in un campo rom della Capitale da tre vigili tra cui un vicecomandante. Sono stati accerchiati in un container da un gruppo di persone armate di bastoni mentre cercavano l’autore di un furto di iphone. «Hanno prognosi dai 7 a 25 giorni. La cosa grave è che il vicesindaco Nieri da me interpellato stamane non sapeva nulla perchè risulterebbe non avvisato dal comandante Clemente», punta il dito Cosentino (Cisl). Ma dal Campidoglio hanno fatto sapere: «Clemente ieri si è recato immediatamente nella Sala Operativa per coordinare personalmente l’invio dei rinforzi necessari a completare le operazioni in corso a via Candoni e a soccorrere gli agenti in difficoltà. Il Gabinetto del sindaco ha seguito fino a tarda notte l’evolversi della situazione».

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