Bilancio, i sindacati contro la manovra fantasma: "Mancano risposte e chiarezza" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Bilancio, i sindacati contro la manovra fantasma: “Mancano risposte e chiarezza”

«La sensazione che abbiamo è quella di una mancanza di chiarezza da parte del Comune. Ci sono state raccontate delle cose ma queste cose non sono state circostanziate da atti concreti. I bilanci si fanno con dei numeri e non raccontando favole». Lo ha detto il segretario genarale della Uil di Roma e Lazio, Pierpaolo Bombardieri, parlando del bilancio di Roma in discussione in questi giorni. «Rispettando il ruolo della politica e della giunta, il bilancio della città è una questione che va illustrata al popolo e alle parti sociali – aggiunge Bombardieri – In questo Marino e l’assessore competente hanno delle grave lacune. Si parla di riorganizzazione di aziende municipalizzate ma noi avevamo proproste che erano più avanti. Non riusciamo a capire perchè non si parla di una azienda unica di trasporto pubblico. Credo che dovremmo avere più notizie anche sul sociale dove si parla di ridurre i fondi nel momento più di crisi. Si parla di un piano di rientro che dovrebbe essere accelerato e non sappiamo il perchè. Insomma mi pare ci sia una grande confuzione e noi, come sindacato, abbiamo intenzione di giocare il nostro ruolo fino in fondo. Ci sono alcuni temi dove non è stata data una risposta. Penso alle politiche sul lavoro o alla gestione dell’emergenza casa, dove ci sono situazioni di sofferenza. Il Comune deve fare conoscere le proprie scelte».

«Abbiamo chiesto al Comune delucidazioni in merito al Bilancio e non abbiamo mai avuto risposta. Dopo l’incontro del 24 dicembre infatti non abbiamo più saputo nulla. Roma sta per approvare un bilancio che conoscono forse solo il sindaco e l’assessore Scozzese. Abbiamo tanti motivi per lamentarci». Lo afferma il segretario genearale della Cisl Roma e Lazio Mario Bertone che assieme ai segretari della Cgil e della Uil Claudio Di Berardino e Pierpaolo Bombardieri avevano già scritto al sindaco, in data 2 gennaio «una lettera in cui abbiamo voluto spiegare le nostre perplessità sulla manovra». «Chiediamo al Comune – si legge nel testo – di cambiare registro, di aprire il confronto: compiere scelte sul fisco locale, sugli investimenti, sul welfare, sui servizi pubblici, significa infatti incidere sui redditi delle persone, redditi che anche le parti sociali, in conformità al ruolo da esse ricoperto, sono chiamate a tutelare. Ecco perché, oltre alla definizione di un percorso per approfondire le tematiche di bilancio – anche attraverso incontri settoriali con i singoli assessorati – vogliamo chiedere venga posta attenzione su alcune tematiche a nostro avviso prioritarie per la tenuta sociale e lo sviluppo della città: la casa e l’emergenza abitativa, il sociale, le periferie, gli investimenti, il recupero e la riqualificazione, il ruolo e le funzioni delle aziende locali, il decentramento, il patto antievasione e dell’equità e progressività fiscale». «Qui invece – prosegue Bertone – sembra che siano solo preoccupati di tagliare per mettere a posto i conti, si parla di un taglio di 320 milioni, 20mln in meno alla scuola, parecchi milioni in meno alla cultura e al sociale e un taglio ai dipartimenti e municipi. Questo è esattamente il contrario di quello che abbiamo chiesto. Noi abbiamo problemi seri in questa città. La tenuta del sociale e lo sviluppo della città le periferie, le strade, il recupero dell’immagine di Roma, l’emergenza casa. Noi le idee le abbiamo date ma qui il confronto è zero. Poi non devono lamentarsi se i sindacati sono fortemente critici nei confronti della manovra». Talmente critici che nella stessa lettera scrivono: «In mancanza di un progetto condiviso il sindacato metterà in campo a Roma le sue energie per spiegare ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini, a chi si deve attribuire la responsabilità per l’aggravamento delle condizioni di vita e di lavoro, di chi è la responsabilità per l’ulteriore aggravamento dei propri malesseri». «Una risposta seria e concreta sulla questione bilancio o sarà mobilitazione». È quello che annuncia Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, se dal Comune non arriveranno«risposte e spiegazioni concrete» sulla manovra di bilancio che dovrà essere votata e approvata e di cui i sindacati, dopo l’incontro del 24 dicembre scorso, «non hanno avuto più riscontri». «Dopo l’incontro di quel giorno – spiega Di Berardino – incontro puramente informativo e senza carte, riteniamo che possa essere riaperto un confronto perchè non ci convince questa idea che sta prendendo corpo relativa al fatto di anticipire al solo 2015 il piano di rientro che dovrebbe essere tenuto invece nel triennio perchè così si corre il rischio non soltanto di avere tasse più alte ma anche meno risorse per gli investimenti. Se si colpiscono i cittadini ed i servizi diventa un’operazione ingiusta e sbagliata. Ogni giorno che passa prendiamo consapevolezza che questa direzione sta prendendo forma, un taglio di 435 milioni di euro sarebbe massacrante per i cittadini». «Stiamo notando che il comportamento del sindaco nel 2015 è lo stesso del 2014 – prosegue il segretario della Cgil di Roma e Lazio – Non sta cambiando nulla nei rapporti col sindacato e questo è sbagliato. Noi siamo intenzionati a ragionare nel merito su una rimodulazione del fisco, per introdurre equità e progressività. Con le tasse così alte aumenterebbero le disuguaglianze ed il disagio. Tra le priorità bisogna tener d’occhio i servizi sociali che il Comune eroga, affrontare il tema della politica abitativa e delle periferie e capire qual è il piano triennale delle opere pubbliche. Vista la criticità dell’occupazione e del sociale della famiglie il sindacato deve svolgere fino in fondo il proprio ruolo e anche dopo la lettera ragioneremo per fare in modo che se non otteniamo un cambiamento attraverso il confronto l’altro strumento che ci resta è quello di una mobilitazione per riunificare tutte le vertenze con il Comune di Roma. Un’azione che sarà di mobilitazione e le cui caratteristuiche le decideremo assieme agli altri sindacati, ma di sicuro ci sarà una risposta».

– «I giorni passano e il Bilancio non è ancora on line. I problemi politici della maggioranza su questo provvedimento sono di solare evidenza e non andrebbero più mascherati con dichiarazioni di circostanza. Finalmente il sindaco è tornato da Boston e sarà finalmente in grado, quantomeno di preoccuparsi della città che dovrebbe amministrare. Intanto aggiungiamo quella del Bilancio approvato in Giunta con superficiale rapidità all’elenco delle roboanti promesse di Marino che i fatti si incaricano di smentire». Lo afferma in una nota Roberto Cantiani capogruppo NCD in Assemblea Capitolina.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login