Il Campidoglio riparte con le unioni civili, in apertura ricordo per la strage di Parigi. Marino promette: "Mafia finita" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Il Campidoglio riparte dalle unioni civili: presentati 4mila ordini del giorno Marino promette: “Mafia finita”

– L’assemblea comunale capitolina ha cominciato l’esame della delibera che istituisce il registro delle unioni civili a Roma. La delibera di iniziativa consiliare è sottoscritta da esponenti di Sel, Pd, Lista Civica, M5S e Centro Democratico. Ad illustrare il provvedimento in Aula, dove si sono levati degli applausi dal pubblico, è la consigliera Sel e attivista per i diritti Lgbt, Imma Battaglia. «La battaglia di civiltà che iniziata oltre 40 anni fa, ha visto ormai oltre 150 Comuni istituire i registri, purtroppo, per ovviare parzialmente alla grave e pesante assenza di una legge nazionale», ha detto la consigliera secondo cui «è chiaro che Roma a questo punto non può esimersi dal gettare le basi di un impulso propulsivo anche verso il governo nazionale». – Il gruppo Forza Italia in Campidoglio voterà no alla delibera sulle unioni civili, il cui esame è iniziato oggi in assemblea capitolina. Il consigliere FI Dario Rossin riferisce di una «riunione odierna» da cui è emersa una «linea condivisa con i consiglieri Tredicine, Cozzoli e Quarzo» nel votare contro alla delibera. Anche il coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni ha spiegato: «Noi come partito abbiamo dato libertà di voto su questa vicenda. Avevamo dato una disponibilità politica a ragionare sul registro delle unioni civili, ma non c’è stato alcun riscontro, quindi voterò anche io contro». «Si è appena conclusa la riunione che avevo convocato d’urgenza, in assenza di indicazioni specifiche del partito locale, per discutere la linea comune che Forza Italia dovrà mantenere rispetto a importanti delibere che stanno per approdare in Assemblea capitolina, tra cui quella sulle Unioni civili. Malgrado abbia a più riprese sollecitato i vertici locali del partito, inviando più di una missiva all’ufficio di presidenza di FI affinchè indicassero un indirizzo univoco rispetto ai punti in questione, fino ad ora si è registrato solo un silenzio assordante», ha spiegato Rossin.(

È terminata la seduta dell’assemblea capitolina che ha avviato i lavori sulla delibera che istituisce il registro delle unioni civili. I termini per la presentazione di ordini del giorno e emendamenti sono ancora aperti ma, a quanto si apprende, ne sono già stati presentati oltre 4.000. «Sono quasi tutti dell’opposizione – dice il segretario di Aula Riccardo Maggi -, evidentemente ostruzionistici. Ora si dovrà valutare quali sono ammissibili e quali no».  «Nè unioni civili, nè omodittatura. Ma famiglia secondo natura». È questo lo striscione che alcuni militanti del Movimento Politico Cattolico Militia Christi hanno esposto nel pomeriggio in piazza del Campidoglio a Roma, per contestare la delibera comunale per il riconoscimento delle unioni civili e l’istituzione di un apposito registro. «Il Movimento – si legge in una nota – giudica gravissimo l’attacco frontale sferrato dalla giunta Marino all’istituzione del matrimonio. Una delibera che favorisce stili di vita non conformi al bene della società e, nel caso di coppie omosessuali, delle persone stesse che dovrebbero essere, invece, aiutate a recuperare un retto approccio all’affettività relazionale».

Un minuto di silenzio in apertura dell’assemblea capitolina per le vittime degli attentati a Parigi. A promuovere l’iniziativa per «i fratelli francesi vittime dell’orrore fondamentalista» è stata la presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio dicendo: «I fatti dei giorni scorsi ci hanno mostrato una nuova ferocia», «l’assemblea capitolina rifiuta la violenza». – «Il 2015 si è aperto per tutti noi in modo luttuoso. L’attacco a Parigi è un attacco a tutti noi. Un attacco alla democrazia e alla libertà. Ecco perchè siamo ancora scossi, ecco perchè abbiamo tutti reagito con tanta emozione e tanta partecipazione. Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore le immagini della grande manifestazione di domenica a Parigi, e dobbiamo continuare a sentirci uniti e attivi per dimostrare che siamo più forti di ogni attacco e che ricordiamo con commozione e onore chi non c’è più». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino in aula Giulio Cesare aprendo la seduta dell’assemblea capitolina.  «Ringrazio la maggioranza e la Presidente Baglio per aver voluto iniziare l’anno proprio con questo voto. Un voto, concreto e simbolico, che porterà Roma ad essere ancor più Capitale dei diritti e Capitale al passo con i tempi, che torna ad occupare – anche da questo punto di vista – lo spazio che merita nel panorama internazionale. E che torna, da Capitale di Italia, a sollecitare il Parlamento perchè faccia la legge che il Paese aspetta da troppo tempo». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino intervenendo in Aula, in riferimento all’inizio della discussione, da parte dell’assemblea capitolina, sul registro delle unioni civili prevista oggi.

«Il 2015 è l’architrave del percorso di risanamento che abbiamo avviato, reso ancor più stringente dalla diminuzione delle entrate subite per i tagli e i mancati trasferimenti di fondi nazionali e regionali. Ancora un anno di rigore, di eliminazione di sprechi, di razionalizzazione delle partecipate e valorizzazione del patrimonio. Ma anche un anno di attenzione ai più deboli, di equità e concretezza, con priorità chiare». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino in Aula Giulio Cesare. Tra le priorità elencate: «Periferie e manutenzione dei quartieri. Avvio degli ecodistretti. Trasporto pubblico con le nuove fermate della Metro C e nuovi tram. Rilancio del sistema culturale e turistico. Le ragioni e gli obiettivi che hanno guidato le scelte di modifica della giunta vanno esattamente in questa direzione». «Lo spirito di unità, tornando alle sfide più vicine che abbiamo di fronte, deve ispirare anche l’azione di governo della città. Dobbiamo dimostrare con i fatti che il ‘Mondo di mezzò, che l’indagine della Procura ha portato alla luce e che ha troppo a lungo inquinato la gestione della città, è finito per sempre». Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando nell’ aula Giulio Cesare. «Un mondo di mezzo che mi ha turbato in particolare per le intercettazioni ambientali, che tutti conoscete, che sono state registrate a pochi metri da questi banchi: parole inequivocabili sulle motivazioni che avrebbero dovuto far cadere questa giunta», ha aggiunto Marino citando: «’Se non lo fate cadere non potremo più fare affarì, dicevano. Ed io, con la serenità che quest’Aula mi dà, affermo che quelle parole erano lucide perchè questa giunta ha chiuso le porte e le chiuderà sempre ad ogni malaffare».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login