Roma 2024, "Ambiente e regole": l'esempio che vuole dare Malagò | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024, “Ambiente e regole”: l’esempio che vuole dare Malagò

Il percorso a tappe della candidatura olimpica di Roma 2024 procede spedito. In attesa di volare a Davos (Svizzera) – dove il 21 gennaio incontrerà il n.1 del Cio, Thomas Bach, assieme al premier Matteo Renzi – il presidente del Coni, Giovanni Malagò è stato ricevuto oggi da Raffaele Cantone, a capo dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Il magistrato, che in carriera ha contrastato i clan della camorra per poi occuparsi di scandali come Expo e Mafia Capitale, in questo primo incontro »di grande rispetto« cui ha partecipato anche l’ad Coni Servizi Alberto Miglietta, ha indirizzato Malagò per garantire una candidatura il più trasparente possibile. »Potrebbe venire fuori un giorno anche un esempio rispetto a quelli che sono stati elementi che hanno caratterizzato il passato«, è l’auspicio del n.1 del Coni che già martedì sarà a Losanna per inaugurare la ‘fase ad invitò, introdotta con l’agenda 2020 e iniziata ufficialmente oggi. Fase che prevede un confronto costante con il Cio (che, tra marzo e agosto, visiterà le città interessate), e che terminerà il 15 settembre con la data limite per presentare la propria disponibilità alla candidatura (il 16 sarà resa nota la lista ufficiale delle città richiedenti). »È evidente che il tema non riguarda il comitato promotore ma, auguriamoci, un giorno l’eventuale comitato organizzatore – rileva il capo dello sport italiano, dopo quasi un’ora di confronto con Cantone – però era una mia precisa volontà già nel dossier, già nel bid, già nell’impostazione politica, tecnica e di comunicazione di mettere delle regole d’ingaggio molto chiare a futura memoria semmai le cose dovessero andare bene, su come si devono portare avanti le questioni«. »Siamo venuti ad ascoltare dei suggerimenti – spiega -che implicano un percorso sul quale la trasparenza deve essere totale, una normativa specifica, un’impostazione a monte e non in corso d’opera di qualsiasi eventuale appalto e bando. Con un’unica stazione appaltante che deve essere in grado di controllare quello che si potrà andare a fare, sul modello dell’Expo«, introdotto dopo lo scandalo. Toccherà al Governo supportare l’Authority dal punto di vista legislativo. Nel frattempo, a Cantone, fa sapere il n.1 del Coni, è »piaciuta molto l’idea di fare un comitato in-house nell’ottica di una massima filosofia della spending review«. La squadra sarà svelata a fine mese e si cercherà di non sovrapporre l’annuncio all’elezione del presidente della Repubblica. A presiederla sembra proiettato Luca Cordero di Montezemolo (in vantaggio sull’ex ministro Franco Frattini),mentre in settimana sarà deciso il dg. Sarà una candidatura low cost (seguendo i nuovi dettami del Cio che aiuterà la città vincitrice con un miliardo e mezzo di dollari), ma anche ‘verdè. »Dobbiamo inventarci qualcosa di speciale – dice Malagò -. Ci sono tante idee, potete stare sicuri: dovremo fortissimamente connotare questa candidatura con un discorso vicino e legato all’ambiente. Daremo un’attenzione particolare alle piste ciclabili. Sappiamo che l’amministrazione comunale ha molto a cuore questo argomento«. Regole e ambiente: così Malagò punta a far ricredere anche i più critici alla candidatura: »nel Paese e anche dall’estero ci guardano con grande attenzione per capire se una volta per tutte saremo in grado di dare risposte diverse rispetto a elementi del passato«.

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