Vilipendio, giudici: "Da Storace palese disprezzo delle istituzioni" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vilipendio, giudici: “Da Storace palese disprezzo delle istituzioni”

«Espressioni forti» rivolte «in termini spregiativi, denigratori e gratuiti la personalità sia morale che politica del Presidente della Repubblica». Così i giudici del tribunale di Roma definiscono le espressioni rivolte dal senatore Francesco Storace all’ex capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nelle motivazione della sentenza con cui il 21 novembre scorso l’ex presidente della Regione Lazio è stato condannato a sei mesi di reclusione per vilipendio. Per i giudici Storace ha manifestato «un palese disprezzo verso l’istituzione che il Capo dello Stato rappresentava» nelle dichiarazioni fatte il 13 ottobre del 2007 nelle quali attribuiva a Napolitano «una disdicevole storia personale, una nepotistica condizione familiare, una evidente faziosità istituzionale e una indegnità di ricoprire una carica usurpata a maggioranza». La vicenda era legata al voto che l’allora senatrice a vita Rita Levi Montalcini fornì, evitandone la caduta, al governo guidato da Romano Prodi. Iniziativa che venne criticata sul blog di Storace.. Pochi giorni dopo, però, Napolitano definì «indegno» l’attacco al premio Nobel, scatenando il commento dello stesso Storace.

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