Lotito: "La Lazio è il mio sport estremo". E il periodico biancoceleste cambia look | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tra sport e politica Lotito si confessa: “La Lazio è il mio sport estremo”. E il periodico biancoceleste cambia look

Gioca a tutto campo, Claudio Lotito, a ‘2Next-economia e futurò. Nella registrazione del programma in onda domani su Rai2, il presidente della Lazio e consigliere federale spazia dal calcio alla politica. «Vivo sotto scorta perchè ho paura? È un sentimento che non nutro – assicura – rientra nel mio DNA essere abituato alle sfide, per me la Lazio è come uno sport estremo e i fatti mi hanno dato ragione. Penso di fare le cose nel rispetto di tutti, sono un presidente tifoso e non un tifoso presidente». Ripercorre il suo ingresso nel mondo del pallone, avvenuto salvando in tribunale «la prima squadra della Capitale». Ingresso non gradito a parte della tifoseria. «Non si tratta di tifosi, ma di chi utilizza il calcio per trarne benefici personali – precisa – Il tifoso non è una professione». E a chi gli dice che le sue imprese hanno guadagnato con la Lazio risponde che le commesse sono «esigue» e che «diventare presidente gli ha creato solo problemi». Ma essere il n.1 biancoceleste vuol dire vivere anche un derby continuo: «Non ho una posizione precostituita contro la Roma e Pallotta. Il problema è quando si scade nel comportamento come ha fatto il loro dg. Ho detto loro di pensare a mettere in ordine i conti e che potevano venire a vedere le scommesse vinte a Formello in termini di gestione della società». «Si possono coniugare i risultati sportivi ed economici»: è uno degli slogan che lo ha accompagnato nell’ascesa decennale ai vertici del calcio italiano e della Figc, oggi presieduta dal suo candidato, Carlo Tavecchio: «sta facendo delle riforme che in 30 anni non sono state attuate. In pochi mesi abbiamo già attuato 7 punti, ora anche quello relativo all’uso della tecnologia». Come la goal line technology: «Vogliamo dare un ausilio tecnologico agli arbitri perchè ci sia la certezza del risultato e non ci siano dietrologie a fine partita – spiega – Platini? Ha una visione legata ad un utilizzo maggiore degli arbitri, vediamo se riusciamo a coniugare i due elementi». Da «uomo dell’istituzione», non si lamenta («è uno degli svantaggi») per il probabile rigore non concesso ai suoi nel match perso con il Napoli: «confido nella terzietà degli arbitri. Sono però convinto: errare è umano, perseverare è diabolico». Nè si sbilancia sull’arrivo di Hoedt dall’Az Alkmaar («ci interessa ma non faccio il mago»), mentre apre a un suo ingresso in politica. «Renzi ha avuto il coraggio di sollevare una serie di criticità,ha aperto molti fronti e in un Paese come questo non è facile, però vorrei che parlasse più con i fatti e meno con i programmi – pungola – Il Paese ha bisogno di amministratori che facciano parlare i fatti e non di sè. Io sono per lo spirito di servizio. Se ci sono le condizioni non mi tiro indietro: l’ho fatto per la Lazio, lo farei per il Paese».

Svolta epocale per Lazialità, rivista che da 30 anni racconta la Lazio ai tifosi biancocelesti. Da domani la pubblicazione sarà disponibile nelle edicole di Roma e, da mercoledì 21, in tutta la regione, con un nuovo progetto editoriale. I lettori – informa una nota – noteranno la presenza di diversi e sostanziali cambiamenti: la frequenza di uscita (si passerà dal mensile al bimestrale), un impianto grafico totalmente rivoluzionato, il numero di pagine (che sfioreranno le 150), un formato ridotto e più maneggevole. Ma sono anche i temi trattati a suggellare una netta separazione col passato; in occasione dell’ingresso nei suoi 30 anni di vita, il giornale creato da Guido De Angelis ha infatti deciso di cambiare pelle, trasformandosi, sul piano dei contenuti, in una raccolta enciclopedica di fatti ed eventi che hanno significativamente caratterizzato l’ultracentenaria storia biancoceleste. Ogni uscita sarà sviluppata intorno a lunghi e intensi capitoli, redatti da giornalisti ed esperti del mondo Lazio, con il preciso scopo di narrare a 360 le gesta di un personaggio o i retroscena di un avvenimento.

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