La Roma ai quarti di Coppa Italia con la spinta dell'arbitro. Garcia: "Contava passare e il rigore c'era" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La Roma ai quarti di Coppa Italia con la spinta dell’arbitro. Garcia: “Contava passare e il rigore c’era”

Dopo 120′ di sofferenza la Roma approda ai quarti di Coppa Italia, ma contro l’Empoli si deve sudare la qualificazione fino all’ultimo secondo. Un rigore molto più che dubbio consente a De Rossi di andare sul dischetto al 9′ del sts, per sbloccare una partita che dopo il pareggio dell’Empoli (con Verdi nella ripresa) si era fatta assai complicata. La formazione di Rudi Garcia, dopo un buon primo tempo ed il gol al 5′ di Iturbe, è apparsa spegnersi lentamente, ma inesorabilmente. Il 4-3-2-1 dei toscani è diventato presto un muro che insuperabile, anche grazie alle belle parate di Bassi. Ora la Roma attende la vincente di Fiorentina-Atalanta, ma la prestazione di questa sera non è incoraggiante come hanno sottolineato anche alcuni fischi dell’Olimpico durante e a fine gara. Turnover appena accennato dal tecnico francese, con Totti, Pjanic e Maicon in campo dall’inizio, nonostante la prossima, impegnativa, trasferta di Firenze. Pensa di più al campionato Sarri, lasciando in panchina ben otto giocatori che sabato scorso erano titolari nello 0-0 contro l’Inter. La Roma sblocca subito il risultato. È solo il quinto quando il cross dalla destra di Maicon è deviato da Laurini per anticipare Destro. La palla arriva ad Iturbe che con un tocco angolato batte Bassi. Il gol sembra spianare non poco il cammino giallorosso. Perchè l’Empoli è squadra che segna poco, ma gioca molto e nella successiva mezz’ora riesce a tenere gli avversari lontani dalla propria area. Anzi, con l’ex milanista Saponara prima (tiro alto all’8′) e Tavano poi (diagonale di poco a lato al 10′) risponde per le rime. Linee vicinissime, palla mai buttata via, azione accompagnata sempre da 5-6 uomini: i toscani sarebbero clienti brutti per chiunque se trovassero più spesso il gol. In un contrasto si infortuna Cole (colpo alla mandibola), che al 24′ lascia il posto a Holebas. Nel quarto d’ora finale la Roma guadagna terreno e tenta di chiudere la sfida, ma guadagna solo un pugno di angoli. Bella iniziativa di Nainggolan al 40′: salta Bianchetti e tenta di servire Destro (poco incisivo), ma Bassi alza sulla traversa. L’Empoli non ci sta ad uscire così e nella ripresa continua a macinare il suo gioco. Al 22′ Garcia toglie Totti per inserire Ljajic ed un mituto dopo Sarri sostituisce l’inconcludente Maccarone con Verdi. E proprio lui (35′) rimette in parità il risultato sfruttando una indecisione di Astori. Proprio allo scadere Bassi ferma due volte i tiri di Iturbe. Tutto da rifare per la Roma. Si va ai supplementari e l’Empoli dimostra di stare meglio fisicamente. Il portiere empolese ferma un tentativo di Ljajic. Quando sembra che i rigori siano ormai inevitabili, ecco l’episodio che decide la partita. Zielinski tocca prima la palla o la gamba di Paredes? L’arbitro indica il dischetto, De Rossi mette fine alla sofferenza della Roma. L’Empoli è furioso, Signorelli di fa espellere a partita finita, ma esce dalla Coppa a testa più che alta.

La Roma passa ai quarti di finale di Coppa Italia, ma quanta fatica. La squadra di Rudi Garcia ha la meglio sull’Empoli solo grazie ad un più che dubbio calcio di rigore concesso dall’arbitro Di Bello e realizzato da De Rossi a una manciata di minuti dalla fine dei supplementari. Il 2-1 dell’Olimpico, salutato dai fischi dei sostenitori giallorossi presenti sugli spalti, maschera solo in parte le difficoltà di Totti e compagni, mentre i ragazzi di Sarri lasciano la Capitale a testa alta. I due allenatori alla fine si dicono contenti delle prestazioni delle rispettive squadre ma l’episodio del rigore li divide nettamente: «Per me c’era» dice Garcia, mentre Sarri replica con un «tutto lo stadio ha visto e anche giocatori giallorossi mi mi hanno detto che il fallo non c’era» «In Coppa la cosa più importante è qualificarsi e ci siamo riusciti, ma complimenti all’Empoli, noi invece abbiamo tirato molto in porta ma la finalizzazione non è andata bene – l’analisi di Garcia a fine gara -. Il rigore? Per me c’è, si vede che il difensore ‘taglià le gambe a Paredes, poi è difficile dire chi tocca prima il pallone, quindi bisogna avere fiducia nell’arbitro che è a meno di cinque metri e in ottima posizione per decidere». Il tecnico francese, quindi, non si dice preoccupato per la tenuta fisica della squadra, mentre muove un appunto chiaro al suo gruppo: «Sul gioco c’è qualcosa da migliorare soprattutto in attacco, dobbiamo segnare di più, essere più efficaci. Le gare vanno chiuse quando si ha l’occasione di farlo. Ora dobbiamo recuperare bene. Abbiamo avuto la brutta idea di giocare 30’ minuti in più e dobbiamo essere al 100% per la gara con la Fiorentina». Amareggiato per il ko dell’Olimpico invece Sarri: «Mi dispiace per i ragazzi che avevano fatto una bella prestazione. A me la Coppa Italia non mi interessa, non mi piace perchè è un torneo poco sportivo, dove certe squadre entrano al quinto o sesto turno… ma per come è andata sono dispiaciuto per i miei giocatori – confessa il tecnico dei toscani – Del rigore alla Roma la società mi ha chiesto di non parlarne, ma penso che tutto lo stadio abbia visto l’episodio. Garcia dice che c’era? Si vede che ha un’opinione diversa dai suoi giocatori, due di loro mi hanno detto alla fine che il fallo non c’era»

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