Elton John a Caracalla, quando il pop sposa l'archeologia | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Elton John a Caracalla, quando il pop sposa l’archeologia

Non solo il rock, anche il pop d’autore evidentemente si sposa bene con l’archeologia perchè la grande musica non ha limiti. E così dopo la baraonda dei Rolling Stones al Circo Massimo, l’estate prossima per Roma sarà la volta di un altro mostro sacro della musica, Elton John, questa volta nel più tranquillo contesto delle rovine delle Terme di Caracalla. Già nella ridda di ipotesi del post concerto dei Rolling Stones, nella playlist del sindaco Ignazio Marino, Elton John era entrato nella top five insieme ai Coldplay e a David Bowie e Paul McCartney. E così è stato. Ora si aspettano gli altri. Nel frattempo Elton John arriverà a Roma il 12 luglio, mentre per il giorno precedente, l’11 luglio, era già prevista l’allora unica tappa italiana del re del pop al Summer Festival di Lucca. Che si tratti di un evento nessuno ha dubbi, e sarebbe stato le stesso cantante inglese a scegliere di tenere a Roma il concerto, attratto dal fascino della città e dall’unicità del luogo. La meraviglia è anche che il concerto si inserisce nel cartellone estivo del Teatro dell’Opera, tra la lirica e la danza, tra Puccini e Roberto Bolle. In un vero e proprio festival della contaminazione, in uno dei luoghi che non si fa fatica a definire tra i più belli del mondo, è facile immaginare l’emozione anche del solo Elton John e del suo consueto bellissimo pianoforte sul palco. «Roma, i suoi spazi straordinari hanno un grande fascino e anche la capacità di produrre eventi culturali e spettacoli unici – ha detto con giusto orgoglio Ignazio Marino, sindaco di Roma – l’appuntamento dell’estate con Elton John è un bell’omaggio di questo artista così amato in tutto il mondo alla città. Ed è bello che si inserisca in un programma prestigioso». «Elton John – ha detto il sovrintendente del Teatro dell’Opera Carlo Fuortes – è uno dei più grandi e consacrati musicisti rock di tutti i tempi. La sua musica ha interpretato e segnato gli ultimi cinquant’anni di storia della società contemporanea come poche altre». L’evergreen Elton John, nella sua quarantennale carriera, ha vinto una montagna di Grammy Award, è stato costantemente presente nelle hits inglesi e americane, ha conquistato 25 dischi di platino e 35 d’oro. Le sue canzoni sono dei veri e propri classici, colonna sonora di più di una generazione, sonorità del cuore per il pubblico degli inossidabili romantici: da Your song a Rocket Man, da Goodbye Yellow Brick Road a Don’t Let The Sun Go Down On Me, da Nikita a Tiny Dancer, da Candle In The Wind a Sacrifice. Si calcola che, ad oggi, abbia venduto oltre 400 milioni di dischi. C’è da scommettere che Elton John in una città romantica come Roma verrà con il suo compagno da oltre vent’anni, David Furnish, che ha da poco sposato. Ma c’è anche da scommettere che il re del pop non si negherà un tentativo di avvicinare il Papa: non solo infatti recentemente ha detto che Gesù avrebbe benedetto le nozze gay, ma da poco ha anche elogiato lo stesso papa Francesco («è il mio eroe» ha detto durante un evento a New York per la lotta all’Aids), spiegando anche: «È un uomo compassionevole che persegue l’inclusione di tutti nell’amore di Dio».

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