Operazione anti-droga a Tor Bella Monaca: sequestri per oltre un milione di euro | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Operazione anti-droga a Tor Bella Monaca: sequestri per un milione di euro, contatti con camorra e ‘ndrangheta

Marino scrive al ministro Alfano per chiedere più uomini che si possano dedicare al controllo del territorio e garantire la sicurezza

Quattordici arresti e beni sequestrati per un valore di un milione e mezzo di euro. È il bilancio di una maxi operazione antidroga condotta a Roma da carabinieri e guardia di finanza che ha sgominato un’ organizzazione criminale dedita al narcotraffico. Undici le persone finite in carcere e tre ai domiciliari. Tra le persone colpite dall’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, anche due donne. A quanto accertato, il gruppo era radicato nella periferia sud-est della città, con basi operative e logistiche nel quartiere popolare di Tor Bella Monaca. Un’organizzazione ben strutturata che, secondo gli investigatori, aveva contatti con la camorra e la ‘ndrangheta. Uno dei canali di approvvigionamento della droga era proprio la Campania, da dove è stato documentato che ogni settimana arrivavano ingenti quantità di cocaina di ottima qualità che fruttava decine di migliaia di euro al giorno. E che il narcotraffico sia nella Capitale un terreno che favorisce un patto «esplicito» tra diversi gruppi criminali per «evitare contrasti» è stato anche uno dei temi affrontati oggi dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma, durante l’inaugurazione dell’ Anno giudiziario. Le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati e del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Finanza che hanno portato ai 14 arresti sono partite due anni fa. Inizialmente erano due filoni separati, poi riuniti. Nel 2011 il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di finanza di Roma individuò, infatti, un’associazione dedita al traffico di cocaina, hashish e marijuana. Parallelamente i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati, al lavoro su un’altra filiera di spaccio, risalì alla «cupola» del sodalizio anche attraverso le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia. Per gli inquirenti a capo dell’organizzazione c’era un pregiudicato di 37 anni titolare di un centro estetico di Tor Bella Monaca, luogo di incontri e di affari del gruppo, posto sotto sequestro. L’uomo si avvaleva della collaborazione di diverse persone, tra cui un 46enne napoletano e il figlio 24enne. Secondo gli inquirenti, l’organizzazione era strutturata con una «catena di comando» che si occupava di tutte le fasi del traffico di stupefacenti (soprattutto cocaina di «ottima qualità»): dall’individuazione dei canali di approvvigionamento fino alla distribuzione al dettaglio. A quanto accertato, gli arrestati avevano anche la disponibilità di armi da fuoco e contavano su una rete di connivenze, affidabili e professionali, tali da poter controllare l’attività di spaccio in diversi quartieri capitolini. Tra i beni sequestrati: appartamenti, auto, moto, conto correnti, una ferramenta e il centro estetico. Durante le indagini sono state effettuati diversi sequestri di droga. All’ operazione di oggi hanno partecipato oltre 150 tra carabinieri e Fiamme gialle con l’ausilio dei cinofili e di un elicottero dell’Arma. Decine le perquisizioni scattate all’alba che hanno permesso di sequestrare oltre 30mila euro in contanti e di arrestare in flagranza un romano di 60 anni perchè deteneva 40 dosi di cocaina e 500 euro. rilanciare l’immagine di Roma all’estero» chiedendo il rafforzamento delle forze dell’ordine «che possano dedicarsi anche al controllo del territorio e che fungano da contrasto alla criminalità diffusa che rappresenta il reale elemento di insicurezza ed innalza il livello di preoccupazione dei cittadini e dei turisti». «È necessario – si legge nella lettera – un intervento a più livelli di governo che regolamenti la delicata gestione della sicurezza e che individui con urgenza forze che si aggiungano a quelle già dedicate all’ordinaria attività di presidio della Capitale». Il primo cittadino ha voluto segnalare al ministro Alfano «la necessità di un impegno congiunto delle istituzioni per la definizione di un progetto organico che tenda conto della complessità e delle molteplici esigenze connesse alla generale tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, rappresentando la piena disponibilità di questa Amministrazione a collaborare nell’ambito delle proprie competenze». «Auspico – scrive Marino – un comune impegno per un siffatto progetto di sicurezza che del resto, oltre a costituire un ormai ineludibile riscontro alle legittime esigenze dei cittadini, può rappresentare un fattore straordinario per rilanciare l’immagine di Roma all’estero, per intercettare flussi turistici, investimenti e, conseguentemente, per favorire lo sviluppo socio-economico della città».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login