Roma, Garcia: "La squadra sta bene ed è motivata" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Roma, Garcia: “La squadra sta bene ed è motivata”

«Non nasconde i problemi che affliggono la sua squadra, ma chiede fiducia all’ambiente sottolineando quanto di buono fatto sinora e promettendo di guidare la Roma alla vittoria. Alla vigilia della trasferta in casa della Fiorentina, prima giornata del girone di ritorno, Rudi Garcia torna a mostrare una serenità che in molti credevano avesse perso, e prende spunto da una frase di De Rossi per rilanciare le quotazioni giallorosse. «Daniele si è detto sicuro porterò la Roma sul tetto d’Italia? Lo faremo, ma tutti insieme, perchè siamo uniti e c’è una solidarietà pazzesca, non solo nello spogliatoio ma anche tra staff tecnico e dirigenti. La nostra forza è che siamo tutti ambiziosi» le parole del francese, cui dovranno far seguito i fatti già dalla sfida del Franchi. «La Fiorentina è una bella squadra, che gioca sempre bene a pallone, è un buon test per mostrare che ci siamo» ricorda, prima di ammettere i limiti attuali del suo gruppo: «Pareggiamo troppo, e questo è il nostro problema adesso. Veniamo da nove risultati utili in campionato, ma a volte il pari non è un buon risultato». «Per me però stiamo bene sul piano fisico, la condizione atletica non ha niente a che vedere col fatto che giochiamo meno bene in questo momento – precisa -. La squadra sta come il suo allenatore: serena, ma anche molto motivata. E domani spero di vedere l’entusiasmo e la grande voglia che i ragazzi hanno messo durante gli allenamenti di questa settimana». Lasciare per strada altri punti quasi certamente comporterebbe un aumento del gap dalla capolista, che però Garcia non vuole sentire nominare. «Lo scontro diretto a marzo? Non basta un doppio scontro diretto per vincere lo scudetto perchè il campionato è una maratona. Bisogna fare di tutto per vincere la partita che arriva – sottolinea -. Nessuna squadra vede la sua stagione come un lungo fiume tranquillo, a volte c’è un pò di vento e bisogna tenere la barra dritta». Fuori Trigoria, tuttavia, l’ambiente non sembra più credere tanto alla rimonta sui bianconeri. «Non so perchè ci sia questo pessimismo, siamo ancora a metà campionato e restano 57 punti in palio. C’è abbastanza tempo per tornare davanti – l’idea di Garcia -. Posso concedere che forse stiamo andando un pò a corrente alternata in questo momento e che ovviamente possiamo fare meglio, ma i punti dicono che da quando esiste il campionato a 20 squadre questa è la seconda Roma di tutti i tempi. Allora bisogna essere almeno un pò fiduciosi nei confronti di questa squadra. La critica ci può stare e fa parte del gioco, non mi aspetto soltanto complimenti, a patto che ci sia rispetto e che sia soprattutto obiettiva». Tra le critiche mosse a Garcia c’è poi quella di essersi ‘italianizzatò. «L’ho sentito dire, ma penso sia solo una cosa positiva no? Sono fiero e onorato di essermi un pò italianizzato, quelli che lo dicono parlano di voi italiani, che siete buone persone, quindi sono contento di questa cosa» ribatte il francese, tornando poi sul dubbio rigore concesso nei supplementari di Coppa Italia con l’Empoli: «Quanto accaduto è il tipico caso in cui l’angolazione dell’inquadratura della telecamera porta ad avere un differente avviso. Per questo quando dico che dobbiamo aiutare gli arbitri parlo sempre di tecnologia, e mai di moviola. Io faccio parte di quel 50% di persone che anche rivedendo le immagini dice che c’era rigore, ma capisco che c’è anche l’altro 50% che sostiene il contrario. Per questo dobbiamo dare fiducia agli arbitri, possono sbagliare, capita».

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login