Corsa di Miguel, in 7mila contro il razzismo: vincono due 'nuovi italiani' | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Corsa di Miguel, in 7mila contro il razzismo: vincono due ‘nuovi italiani’

Erano in settemila a Roma all’arrivo della 16/a edizione della ‘Corsa di Miguel’, la manifestazione sui 10 chilometri dedicata al poeta e maratoneta argentino Miguel Benancio Sanchez, vittima nel 1978 del regime militare argentino. A vincere sono stati due ‘nuovi italianì: il 25enne finanziere Ahmed El Mazoury, nato in Marocco e in Lombardia da quando aveva 5 anni, e Laila Soufyane, anche lei nata in Marocco, ma che ora vive in provincia di Roma a Colleferro ed è primo caporal maggiore nell’Esercito italiano. Entrambi si sono imposti con oltre un minuto di margine sulla concorrenza. El Mazoury è stato l’unico ad abbattere il muro della mezz’ora, fermando i cronometri a 28:57. Alle sue spalle Riccardo Passeri dell’Aeronautica (30:08) e il siepista Patrick Nasti (Fiamme Gialle, 30:08). Netta la vittoria di Soufyane, prima in 34:03 davanti ad Eleonora Bazzoni (RFC Roma Sud, 35:41) e Paola Salvatori (US Roma, 36:29). Alla fine sono stati 3.941 gli appassionati al traguardo competitivo, allestito all’interno dello Stadio dei Marmi dedicato a Pietro Mennea, ma ha avuto ottimi riscontri anche la ‘Strantirazzismò, stracittadina non competitiva di 4 chilometri.Settemila persone hanno corso stamani nelle strade di Roma-Nord contro il razzismo. È la «corsa di Miguel» con cui si ricorda il 25enne argentino Miguel Benancio Sanchez desaparecido nel 1978. «Questa mattina assieme al presidente del Coni Giovanni Malagò – ha spiegato – l’assessore a Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma Capitale Paolo Masini – ho dato avvio alla Corsa di Miguel. La 10 km, che attraversa Roma nord accompagnata da una stracittadina non competitiva contro il razzismo, non è soltanto una maratona: è un grande appuntamento che ci accompagna tutto l’ anno portando i valori positivi dello sport e dell’impegno grazie alle tante realtà che vi collaborano. Con noi, ad accogliere gli oltre 7mila runner, c’erano anche Carlos Cherniak, ministro dell’ambasciata argentina, Elivra Sanchez, sorella di Miguel, e tante scuole romane». «Con questa corsa – ha aggiunto l’assessore – ricordiamo Miguel Benancio Sanchez, giovane di 25 anni grande appassionato di maratone strappato alla propria casa da uno squadrone militare, e con lui l’immensa ferita inflitta al popolo argentino dalla dittatura. Su questa pagina della storia Roma Capitale ha attivato importanti iniziative di ricordo e sensibilizzazione, uno fra tutti la cittadinanza onoraria che ho avuto l’onore di consegnare a Estela Carlotto, presidente delle Abuelas, le nonne di Plaza de Mayo. La Corsa di Miguel è un pezzo importante di quella ‘maratonà di sport e formazione che stiamo mettendo in campo in questa città, un percorso che vede protagonisti tanti ragazzi delle nostre scuole, e che passa anche per la memoria». Così in una nota Paolo Masini,

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