Marino guarda alla Roma post Mafia capitale: trasparenza e decentramento gli obiettivi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Marino guarda alla Roma post Mafia capitale: trasparenza e decentramento gli obiettivi

– Un incontro con i cittadini a 360 gradi per raccontare l’idea della Roma del post ‘Mafia Capitalè. Ignazio Marino punta sulla trasparenza, per allontanare sempre più l’ombra della criminalità dal Campidoglio, sul decentramento dei Municipi, sul decoro e su una rivoluzione rifiuti. Ed annuncia la possibile fine del ‘monopoliò Ama e la sperimentazione dei cassonetti interrati. Un faccia a faccia di oltre due ore con i residenti di Trastevere. Un incontro organizzato dal circolo Pd del quartiere dal titolo ‘Roma dopo Mafia Capitalè. Questa mattina il sindaco di Roma ha illustrato alcuni dei punti chiave futuri dell’azione dell’amministrazione. «A breve scadrà il contratto di servizio con Ama – dice il primo cittadino – Sono favorevole a scrivere nel nuovo contratto di servizio per la raccolta dei rifiuti che ci possa essere un affidamento in forma sperimentale non solo ad Ama ma anche ad altri soggetti per sperimentare altri strumenti di raccolta diversi e più innovativi. Così daremo una scossa ad un sistema che finora è stato un pò rigido». E proprio oggi la presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi ha parlato di un Sos rifiuti a Trastevere. Lo storico rione in cui si registra la più alta percentuale di raccolta differenziata, il 78%, ma un rione con rifiuti e sacchi di immondizia per le strade: «Basta alle strade trasformate in discariche – commenta il minisindaco del centro storico – E il primo motivo di quanto accade sono le attività commerciali. Trastevere vorrebbe avere, come Firenze, Padova e Bologna, i cassonetti interrati. Secondo noi potrebbe essere una grande sperimentazione». Una proposta che riceve subito il pollice all’insù del chirurgo dem: «I cassonetti interrati – chiosa – credo sia un passo che si possa fare a Trastevere, portando così quel decoro che il quartiere merita e deve avere nel tempo». Ma le idee del sindaco non si fermano qui. E spinge l’acceleratore anche sul tema degli impianti pubblicitari, dei cinema chiusi per la crisi e del decentramento dei Municipi – «È la strada da seguire. Devono avere un potere di spesa». «Penso che dovremmo fare un passo ulteriore sugli impianti pubblicitari – annuncia Marino – Ad esempio trasformando gli spazi con la scritta in ghisa Spqr in pannelli elettronici. Si potrebbe fare attraverso partnership con privati». Nessuno sconto invece per gli albergatori della Capitale che in questi giorni si sono lamentati dell’aumento della tassa di soggiorno per gli hotel 5 stelle: il sindaco non cambia idea nè cede di un millimetro. «Chi parte da New York o Parigi – spiega – e prenota una suite a 800 euro a notte se deve pagare 803 o 810 euro non credo che sarà quello il criterio con cui deciderà se venire o no nella nostra città. Noi intanto avremo più soldi da investire nel decoro della nostra città». Per quanto riguarda i cinema il Campidoglio farà una mappatura delle sale cinematografiche chiuse negli ultimi anni. Obiettivo capire come poter aiutare i cinema a riaprire, in particolare nelle periferie. E sul caso Cinema America di Trastevere Marino chiarisce: «Il mio impegno c’è. Ma i proprietari hanno scelto la strada dei tribunali. E questo non posso contrastarlo». Il chirurgo dem annuncia anche che dal 21 aprile, Natale di Roma, i Fori imperiali avranno una nuova illuminazione. Nuove luci per i Fori di Augusto, Nerva e Traiano mentre l’altra ala, il Foro romano, «resterà al buio»: «Quell’area è di competenza del Mibact – sottolinea Marino – Tutto questo va superato perchè non ha proprio senso». E a chi gli chiede sul futuro di Roma dopo lo tsunami Mafia Capitale il primo cittadino ribadisce: «Stiamo cercando di portare ordine dove c’è il disordine. Ma soprattutto chiarezza e trasparenza contabile dove non c’erano. Il cambiamento è già iniziato. Lo strumento più importante è la trasparenza. Se si rende trasparente ogni singolo euro che si spende diventa molto difficile spenderlo male».

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