Roma 2024, Marino incontra Malagò: "La squadra dopo l'elezione del presidente della Repubblica" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Roma 2024, Marino incontra Malagò: “La squadra dopo l’elezione del presidente della Repubblica”

– Prima il presidente della Repubblica, poi quello del comitato promotore di Roma 2024. Per conoscere chi guiderà la squadra che cercherà di riportare le Olimpiadi a Roma (Luca Cordero di Montezemolo resta in pole), bisognerà attendere l’elezione del successore di Napolitano che, secondo il premier Renzi, avverrà sabato mattina. «Ci dovremmo rivedere a breve e fare un incontro insieme al presidente del Consiglio, una volta conclusa la priorità dell’elezione del presidente della Repubblica, per poi fare una conferenza stampa per annunciare la squadra», rivela il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine dell’incontro avuto in mattinata con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, cui ha partecipato anche il presidente del Cip ed ex assessore allo sport, Pancalli. Considerando che il 10 febbraio la delegazione Coni (neo presidente del comitato compreso) volerà a Losanna per formalizzare, il giorno successivo, la squadra al n.1 del Cio, Bach si intuisce che sarà una questione di giorni. Malagò non si sbilancia: «Abbiate ancora un attimo di pazienza. La presenza di Pancalli qui oggi dimostra che avrà un ruolo essenziale nel comitato, visto anche il suo ruolo di presidente del Cip e di ex assessore. Il suo sarà un ruolo utile per quel che riguarda le tematiche, che saranno all’ordine del giorno con l’amministrazione comunale e gli enti locali». Come già detto sarà un comitato «in house» che lavorerà a un dossier che prevedrà un «budget low cost». «Malagò mi ha illustrato il suo piano – spiega Marino -. Io ho esposto quali possono essere, dal punto di vista della città, le esigenze, e cioè che le Olimpiadi non siano un momento di spreco di risorse pubbliche, ma diventino un momento di revisione dell’urbanistica, a partire dalle opere incompiute e dalle nostre periferie». Anche la città dello sport dell’architetto Calatrava che doveva essere pronta per i Mondiali di nuoto del 2009? «Non voglio entrare nel dettaglio tecnico delle caratteristiche del bid -glissa Malagò -, ma si deve andare col buonsenso e il buonsenso va nella direzione che si deve fare di tutto per cercare di recuperare quelle cose che appunto sono incompiute». Un bid che dovrà superare anche l’eco di Mafia Capitale. «Le debolezze le abbiamo già eliminate con le norme che ci siamo dati in queste ultime settimane – dice Marino – e con la sorveglianza straordinaria su ogni appalto e su ogni acquisto di beni e servizi che sta compiendo diligentemente Alfonso Sabella nel suo ruolo di assessore alla legalità e trasparenza». La speranza è che, almeno fino al 2017, quando sarà scelta la città ospitante, non ci siano altri scandali: «Bisognerà trovare il sistema affinchè non si ripeta e reiteri – avverte Malagò -, se ci sono problemi giudiziari ci auguriamo che si completi questa fase e non ce ne siano delle altre. È evidente che i nostri rivali utilizzeranno questi elementi per sottolineare le nostre debolezze così come noi faremo nei loro confronti».

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