Vigili assenti, giovedì le carte in procura: parte l'inchiesta | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Vigili assenti, giovedì le carte in procura: parte l’inchiesta

Chiusa l’indagine interna, ora il caso dei vigili urbani assenti durante la notte di Capodanno passa alla Procura della Repubblica. Domani le carte prodotte dalla commissione voluta dal Campidoglio finiranno a piazzale Clodio dove sarà formalmente aperta un’inchiesta per indagare su cosa sia successo la notte di San Silvestro, ma soprattutto per capire se dietro l’assenteismo di massa possa nascondersi una sorta di «regia occulta». Proprio per questo tra i reati che potrebbero profilarsi all’orizzonte c’è anche quello dell’interruzione di pubblico servizio. I documenti finiranno anche sul tavolo del ministro della Funzione Pubblica e su quello del Garante per gli Scioperi. Intanto domani la triplice Cgil, Cisl e Uil si vedranno con il sindaco Marino per chiarire quale sia stato il ruolo dei sindacati durante la notte di Capodanno ribadendo di non aver nè promosso nè partecipato ad uno sciopero bianco. Oggi il comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente, ha avuto un incontro a piazzale Clodio con il procuratore capo della Capitale, Giuseppe Pignatone, al quale ha garantito l’arrivo del dossier sul caso vigili entro domani. Toccherà poi agli inquirenti capire se la notte di Capodanno siano stati commessi reati penali, ed, eventualmente, quali. Nel frattempo, proprio ieri il sindaco Marino è tornato a ribadire che «è necessario recuperare un rapporto solido tra polizia locale e cittadini di Roma». «Credo che ci siano state delle condotte che certamente debbano essere sanzionate – ha spiegato -, ma credo che il corpo nel suo insieme sia composta da persone perbene». Ed è proprio da lì che il Campidoglio vuole ripartire, dopo aver chiuso in tempi rapidi l’indagine interna che ha riscontrato «una assoluta anomalia che non può essere frutto del caso e che anzi appare organizzata». Sono 31 i «casi più gravi» individuati dalla commissione di Clemente e del suo vice Raffaella Modafferi. Agenti che rischiano ora da 11 giorni di sospensione al licenziamento. Il loro caso è già al vaglio dell’ufficio provvedimenti, mentre quello di altri 7 colleghi – che rischiano solo la sospensione di 10 giorni – è stato affidato ai diversi gruppi del Corpo. Nel rapporto si parla anche di quattro dirigenti che non hanno fatto effettuare le visite fiscali richieste, adducendo varie motivazioni, e di 31 medici che hanno redatto certificati medici «dubbi».

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