Saldi, Confesercenti: “Bilancio negativo: vendite in calo fino al 30%, va meglio solo in centro”
"I motivi del calo sono diversi: si registrano meno turisti che acquistano; c'è troppo abusivismo, 7000 i venditori abusivi in città che non pagano le tasse e viziano la concorrenza: questo fenomeno deve essere estirpato", spiega il presidente Giammaria
– «Il dato sull’andamento dei saldi che rileviamo dai primi sondaggi è un dato negativo, con il segno meno, che varia da zona a zona dal centro alla periferie. Al centro si attesta dal -10 al -15% delle vendite rispetto allo scorso anno, in periferia addirittura dal -20 al -30%. Oggi la verità è che i saldi non sono più un evento, ma un mese normale di vendita. La gente non aspetta più i saldi perchè ci sono sempre vendite promozionali o sconti. Per risollevare i saldi si dovrebbero fare a fine stagione, ad esempio in inverno dovrebbero iniziare a febbraio». Lo ha detto il presidente della Confesercenti di Roma Valter Giammaria interpellato in merito. «I motivi del calo sono diversi: ad esempio al centro abbiamo registrato meno turisti, o comunque meno turisti che acquistano; c’è troppo abusivismo (7000 i venditori abusivi in città che non pagano le tasse e viziano la concorrenza) – spiega – Questo fenomeno deve essere estirpato». Il numero uno della Confesercenti parla anche di una percentuale, tra il 4 e il 5% dei commercianti che ha incassato come l’anno scorso e di un’altra, dall’1 al 2% che ha visto aumentare gli incassi, «ma – commenta – sono sono piccole cifre». Il primo mese ha confermato l’impressione iniziale, cioè di una tenuta nei negozi di abbigliamento e scarpe nel centro, una leggera flessione per le stesse tipologie e per le merceologie diverse nei quartieri commerciali semicentrali». Lo dichiara in una nota Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio. «Nessun sostegno è stato adottato dal Campidoglio per incentivare i cittadini a muoversi con maggiore facilità in un arco temporale limitato, ma molto importante per i commercianti, come quello dei saldi – continua -. Avevamo infatti richiesto, se non l’azzeramento, una semplice diminuzione del prezzo della sosta per la prima ora di shopping che avrebbe potuto stimolare la mobilità. Se il commercio non è sostenuto da interventi strutturali, i timidi segnali di tenuta dell’economia, che oggi si traducono in un segno ‘menò più leggero rispetto agli altri anni, si spegneranno e così spegneranno tutta la città. Chiediamo quindi all’amministrazione di prestare attenzione alle richieste, anche in tema di mobilità, che avanziamo a nome dei commercianti».
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