Papa Francesco alla parrocchia di Pietralata con i bimbi malati e scout | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Papa Francesco alla parrocchia di Pietralata con i bimbi, malati e scout

Domenica Papa Francesco visiterà la parrocchia di San Michele Arcangelo a Pietralata, nella periferia romana. A partire dalle 16 incontrerà i malati, i genitori con i bambini battezzati negli ultimi mesi, i bambini della comunione, insieme ai loro genitori, e un’ottantina di scout con le loro famiglie e confesserà alcuni fedeli. Alle 18 presiederà la messa alla presenza, tra gli altri, del cardinale vicario Agostino Vallini e del parroco mons. Aristide Sana: «il Papa – spiega il sacerdote – trascorrerà anche del tempo con alcune persone che gravitano nella parrocchia, ma vivono situazioni di disagio gravi. Qui è pieno di storie difficili: senzatetto, papà separati che dormono in macchina». La parrocchia, eretta nel 1938, si sviluppa su un unico asse, via di Pietralata, «ma le altre parti del quartiere, nato senza un piano regolatore chiaro, faticano a legarsi. È un mix di zone popolari e residenziali, siamo noi il cuore pulsante», spiega il parroco. Uno dei punti forti è il centro Caritas, dove arrivano diverse richieste di aiuto: «Tante, troppe persone vivono negli spazi verdi, in metropolitana. Ci sono situazioni di mancanza di lavoro, famiglie che richiedono assistenza con viveri, che distribuiamo almeno due volte al mese. Per fare di più – sottolinea il parroco – collaboriamo con il Banco Alimentare e abbiamo un canale con il Centro agroalimentare che ci fornisce prodotti per loro invendibili, magari per una confezione che si è danneggiata durante il trasporto». Tutti i martedì mattina al centro Caritas si fanno consulenze legali e di lavoro: «arrivano molte richieste e noi cerchiamo di orientare le persone verso i servizi. Dove non ce la fanno le istituzioni locali proviamo ad arrivare noi, anche con l’8 per mille. Facciamo il possibile anche per gli ex carcerati. Rebibbia non è distante, molti finiscono di scontare la pena e non sanno dove andare. Tocchiamo con mano anche questo problema».

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