La Roma di Augusto costruttore: il viaggio di Carandini nell'età dell'imperatore | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La Roma di Augusto costruttore: il viaggio di Carandini nell’età dell’imperatore

– «Dice di più la casa di Augusto che il suo ritratto». Andrea Carandini, uno dei maggiori archeologi italiani, ci fa entrare con uno sguardo nuovo nella Roma augustea e nella vita dell’imperatore che la trasformò in Principato nel suo nuovo libro ‘La Roma di Augusto in 100 monumentì pubblicato da Utet, che sarà presentato il 4 febbraio all’Oratorio del Gonfalone a Roma da Luciano Canfora, Pasquale Chessa, Giuliano Volpe, alla presenza dell’autore. E di VeryBello.it, la piattaforma digitale per promuovere nel mondo il calendario di eventi culturali paralleli all’Expo, Carandini dice: «Non mi piace nè il titolo nè il contenuto. Bisogna fare meglio e molto di più». «Gli storici dell’arte mostrano solo belle statuine come se un imperatore fosse un committente d’arte. Mentre l’intervento di un imperatore sulla realtà è di carattere generale e se deve trovare un’arte da cui cominciare questa è l’architettura, regina delle arti perchè le contiene tutte, ma poco sfruttata e analizzata» dice all’ANSA Carandini, che è presidente del Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano. «Questo libro – continua l’archeologo – vuole compensare questo aspetto presentando Augusto come costruttore. Le sue case sovrapposte sono una fonte poco esaminata ed essenziale per capire il suo itinerario mentale e la base del suo potere». Il libro è stato realizzato con nove collaboratori con i quali Carandini aveva già lavorato all«Atlante di Roma anticà ed è accompagnato da un eccezionale apparato iconografico. Attraverso il racconto di 100 monumenti classificati per tipologie – amministrativi, di culto, commerciali, luoghi culturali – si compie un viaggio organico nell’Urbe durante il periodo cruciale del lungo principato di Ottaviano Augusto (44 a.C-14 d.C). Al centro dell’itinerario lo straordinario complesso architettonico palatino, la domus Augusti, da cui il principe governava il mondo. »Nei sotterranei della sua casa, Augusto ha fatto la prova della prima burocrazia dell’Occidente. Sono nati nelle sue cantine i primi ministeri ripresi da Luigi XIV e da Napoleone, solo che allora funzionavano. Lo Stato centrale e burocratico ha lì la sua origine« spiega Carandini. »Una delle cose più belle da vedere sul Palatino è la casa di Ottaviano di cui si sono conservate tutte le pitture. È un miracolo che si possa girare nelle stanze dove Ottaviano viveva« sottolinea l’archeologo. I 100 monumenti tra cui il Portico d’Ottavia, il Circo Massimo, il Teatro di Marcello, il Foro di Augusto, il Pantheon, l’Ara Pacis, sono stati selezionati con un lavoro sistematico. »Ho coinvolto molti giovani che vengono dal lavoro fatto per il mio ‘Atlante di Roma anticà. Su una banca dati di due-trecento monumenti dell’età augustea abbiamo scelto i più eloquenti per dare una visione complessiva della Roma di quel tempo e della città che è diventata un modello, una specie di prototipo, per tutta l’età imperiale«.

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