Groundcare, raggiunto l'accordo: salvi i 629 dipendenti | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Groundcare, raggiunto l’accordo: salvi solo in 629, altri 220 dipendenti fuori dalla vertenza

Si è finalmente conclusa la crisi che, dopo il fallimento della società di handling Groundcare, da alcuni mesi provocava tensioni e manifestazioni di protesta all’aeroporto di Fiumicino. Degli 849 dipendenti dell’handler, 429 da lunedì 9 febbraio passano direttamente ad Aviation Service, la società che gli subentra nel servizio di assistenza a terra sia a Fiumicino che a Ciampino, mentre altri 200 circa verranno assorbiti dalla stessa società scaglionati mese per mese fino ad aprile. Restano invece in mobilità circa 220 lavoratori che però, secondo gli accordi sottoscritti, entrano direttamente in un «serbatoio» gestito da Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, dal quale dovranno attingere, in funzione dei profili professionali richiesti, le aziende che operano in ambito aeroportuale e che si trovino nella necessità di operare nuove assunzioni. L’accordo, si apprende da fonti aeroportuali, è stato raggiunto e poi sottoscritto dalle parti ieri sera ad ora avanzata dopo che il giudice di Civitavecchia aveva infine respinto il ricorso presentato da altri due handler che operano nello scalo aereo della Capitale, Consulta ed XPH, contro l’ipotesi di intesa già siglata nel novembre scorso in Regione, presenti, con i rappresentanti sindacali confederali e Ugl, anche Adr ed Enac. Aeroporti di Roma, tra l’altro, durante tutti questi mesi ha attivamente partecipato al raggiungimento di una intesa, dando il proprio contributo anche con la rinuncia a buona parte dei crediti vantati nei confronti dell’handler fallito. Ma, viene fatto notare, altrettanta responsabilità hanno dimostrato le organizzazioni sindacali interessate, tanto che l’aeroporto di Fiumicino, nonostante la vertenza in atto, non ha mai risentito negli ultimi mesi di criticità operative. «Ieri sera finalmente c’è stata la definitiva cessione davanti al notaio della Groundcare fallita all’Aviation Services, azienda che ha vinto la gara. Adesso ci sarà il passaggio diretto alla nuova società dei primi 400 lavoratori rimasti in carico al fallimento e verranno richiamati i primi 70 lavoratori dalla mobilità. Le assunzioni dei 470 lavoratori verranno effettuate tutte nei prossimi giorni». Lo dichiara Valeria Mascoli, responsabile Settore Trasporto Aereo della Filt Cgil di Roma e Lazio. «In totale, in virtù degli accordi – prosegue Mascoli – alla fine di questo processo, in tre step, ci saranno 629 ricollocati su 850. Purtroppo rimangono fuori circa 220 lavoratori che non potranno essere ricollocati in Aviation Services, per i quali con il protocollo del 27 novembre in Regione c’era stato l’impegno anche da parte della Regione di aprire con i sindacati un confronto per riuscire a destinare alla vertenza Groundcare parte dei fondi per le politiche attive per l’anno 2015: in modo da poter trovare anche per gli ultimi 220 una ricollocazione diversa da Aviation. Il tentativo è di poterli far ricollocare all’interno del bacino Fiumicino. Qualora non fosse possibile, il fondo per le politiche attive prevede una serie di possibilità d’intervento. Nonostante tutte le situazioni contrarie che si sono create nel corso degli ultimi mesi, finalmente siamo riusciti a raggiungere un obiettivo positivo per la stragrande maggioranza dei lavoratori e continueremo ad impegnarci affinché degli 850 non rimanga solo nemmeno uno. Il nostro tentativo sarà di far trovare una ricollocazione a tutti i lavoratori della ex Groundcare».

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