Nuova destra, Meloni apre il cantiere: a giugno la costituente che sfida il renzismo | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nuova destra, Meloni apre il cantiere: a giugno la costituente che sfida il renzismo

– Apre il cantiere della nuova destra che dovrà sfidare il «renzismo e la sinistra». La prima pietra è stata posta oggi a Roma nel corso della convention organizzata da «Prima l’Italia» alla quale hanno partecipato diversi esponenti della destra italiana, come Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, con Gianni Alemanno e Isabella Rauti a fare i padroni di casa. Punto d’arrivo del progetto – viene spiegato dagli organizzatori- sarà la «Costituente», prevista a giugno dopo una serie di passaggi che avranno come momento di partenza un ampio dibattito che si dovrà sviluppare a tutti i livelli, anche attraverso una piattaforma web (Forumdestra.it), e senza escludere nessuno tra tutti coloro che provengono dall’esperienza di An e che comunque condividono le idee della destra, a cominciare da Fratelli d’Italia. Ed il primo saluto alla convention è proprio di Giorgia Meloni con l’appello a tutte le «anime disperse» di Forza Italia e di Ncd. Ripartire dai valori della destra diffusa ed esistente, è questo il messaggio che arriva da Fratelli d’Italia ai lavori di «Prima l’Italia», spiega Ignazio La Russa, mentre Isabella Rauti lancia la sfida al renzismo ed alla sinistra guardando «alle tante persone pronte a rimettersi in gioco» per questo ideale che certo, rimarca, non sono chiuse nel recinto del tre per cento dei consensi. La costituente di giugno dovrà essere una grande assemblea, nelle intenzioni degli organizzatori, gestita in modo plurale e condiviso per verificare se il dibattito svolto fino a quel momento potrà sfociare nella creazione di un unico soggetto politico che raccolga tutte le esperienze delle formazioni che si collocano a destra. Da qui anche la richiesta di convocare l’assemblea degli iscritti e aderenti alla fondazione di An per decidere democraticamente l’indirizzo politico di questa fondazione ed in particolare il suo indirizzo per contribuire alla nascita della «casa comune» della destra. Un progetto che nel suo complesso non lascia indifferente neanche Francesco Storace che però avverte: «Se la destra rinasce oggi sarà stato un buon giorno. Ma rinasce solo senza veti e cretinate».

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