Lazio sconfitta dalla bestia nera Genoa: Perotti gela l'Olimpico, finisce 1-0. Pioli contro gli arbitri | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio sconfitta dalla bestia nera Genoa: Perotti gela l’Olimpico, finisce 1-0. Pioli contro gli arbitri

– Otto vittorie nelle ultime otto partite contro la Lazio. Il Genoa si conferma bestia nera della formazione biancoceleste che non vince contro i rossoblù dal 14 maggio 2011, in quell’ormai celebre 4-2 finito sotto la lente dell’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Cremona che ha accusato il capitano laziale Stefano Mauri di associazione a delinquere. Ad indirizzare il match in favore degli ospiti è l’atterramento in area nel primo tempo di Niang da parte di Marchetti che viene espulso e procura il rigore realizzato da Perotti per il vantaggio genoano. Finisce così 1-0 per i liguri in un Olimpico congelato e semideserto: per Candreva e compagni si allontana la zona Champions (a -8 punti dal terzo posto del Napoli), mentre la formazione di Gasperini può continuare a sognare il ritorno in Europa. Passano solo cinque minuti dall’inizio del match e la Lazio va vicina al gol due volte: prima con Biglia su punizione, Perin smorza la palla che va sul palo, e poi con Candreva che da pochi passi si fa parare un potente tiro sul primo palo. Al 13′ si fa vedere anche il Genoa con una pericolosa punizione di Niang e subito dopo Mauri viene ammonito per fallo di mano. Si va avanti senza tante emozioni fino al 27′ quando la partita cambia in favore del Genoa: Perotti, che si era già fatto notare per la sua mobilità, imbecca Niang che si invola tutto solo verso la porta, e Marchetti non può far altro che travolgerlo. È calcio di rigore ed espulsione per il portiere biancoceleste. Perotti trasforma il penalty battendo il nuovo entrato Berisha al posto di Cataldi. La Lazio in 10 non riesce a reagire e si va al riposo sull’1-0 per il Genoa. Al ritorno in campo Pioli sostituisce Candreva con Felipe Anderson (che mancava all’appello da quasi un mese per infortunio), mentre il Genoa in superiorità numerica appare padrone del campo e con Falque Silva va subito ad un passo da raddoppio per due volte consecutive. La Lazio rischia grosso, ma resta a galla e riesce a scuotersi con Mauri, migliore in campo per i biancocelesti, che sfiora l’1-1 prendendo il palo. Il capitano laziale ci riprova dopo un pò con una bella rovesciata ma niente da fare. Il Genoa controlla bene la partita lasciando pochi spazi alla Lazio e facendosi più volte pericoloso in contropiede. C’è ancora tempo per vedere un gol annullato al Genoa per fuorigioco di Lestienne e i rossoblù possono festeggiare una vittoria che, oltre a confermarli vera bestia nera dei biancocelesti, li lancia a quota 32 punti al settimo posto con l’Europa League ad un passo. Per la Lazio, ora sesta a 34 e al secondo ko consecutivo (l’ottavo stagionale), la Champions è davvero molto lontana Il Genoa si conferma la bestia nera della Lazio che incassa all’Olimpico l’ottava sconfitta in altrettante partite. Un ko su rigore che allontana il terzo posto a otto lunghezze e spinge i biancocelesti fuori dall’Europa. «Dispiace molto perchè a livello di spirito avevamo tutto per dimenticare la sconfitta di domenica, usciamo con zero punti ma con grandi convinzioni – si consola l’allenatore Stefano Pioli -. Non siamo nella posizione che volevamo ma abbiamo la possibile per tornarci». L’emiliano si lamenta però dell’arbitraggio di Gervasoni. «La direzione? Sì non mi è piaciuta, fino a oggi ci sono stati degli errori che ci possono stare ma la gestione di oggi è stata in un’unica direzione, particolare, c’è qualcosa che non va – denuncia l’allenatore -. Ho visto cose strane. Mi preoccupa. Sembrava che la nostra maglietta fosse quella da colpire. Stimolerò la società per intervenire nelle opportune sedi. Così non va, si va a condizionare la credibilità del sistema». Una direzione che con qualche ironia ha criticato anche il presidente Claudio Lotito che lasciando lo stadio ha detto: «Distribuite i passamontagna». «L’arbitraggio all’altezza finalmente, non ci sono episodi da contestare», la replica di Gian Piero Gasperini. Per la Lazio resta il rammarico per il risultato: «Se avessimo fatto il gol sul palo si parlerebbe ora di una grande squadra con un grande spirito, purtroppo il risultato ci penalizza – spiega Pioli -. Non esco felice ma sicuramente positivo perchè so che la squadra ha i valori per riprendersi da un momento non particolarmente felice anche se 10 giorni fa sembravamo la squadra più bella insieme alla Juve». Non basta il risultato negativo: nel rigore provocato Marchetti ha rimediato oltre l’espulsione anche l’infrazione della nona costa sinistra (il portiere si sarebbe sfogato poi nello spogliatoio). Umori opposti in casa Genoa. «È una vittoria importante per tutte le cose successe, i punti raccolti sono stati molto pochi ma con prestazioni sempre buone – ricorda Gasperini -. Stasera c’è stata sia la prestazione che il risultato che ci ridà una classifica molto favorevole. L’Europa? La classifica è molto corta e sono coinvolte tantissime squadre, basta poco per risalire le posizioni. Siamo ancora in una posizione molto buona, vuol dire che abbiamo fatto molto bene prima». Nonostante i tanti cambi che ha portato la sessione di mercato invernale. «Un pò mi incazzo – scherza Gasperini – e ci passo la notte poi comincio a ripensare a questi nuovi che sono sempre ragazzi interessanti. Ma dal prossimo anno saremo più stabili».

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