Fiera di Roma, rifiuta il taglio dello stipendio: licenziato il direttore generale Alfonsi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Fiera di Roma, rifiuta il taglio dello stipendio: licenziato il direttore generale Alfonsi

– Il Cda di Investimenti spa – società partecipata da Camara di Commercio di Roma, Campidoglio, Regione e Sviluppo Lazio, – ha approvato a maggioranza il licenziamento in tronco del direttore generale Vincenzo Alfonsi. All’origine della decisione, a quanto si apprende, la situazione finanziaria della società fortemente indebitata che, si sostiene, non può più permettersi di corrispondere uno stipendio di 280mila euro l’anno al direttore generale. Alfonsi sarebbe stato invitato ad adeguare il suo emolumento a quello del presidente (85mila euro l’anno) e dell’amministratore delegato (81mila). Invito che – riferiscono – sarebbe stato declinato. Più nel dettaglio, lo stipendio del direttore generale aveva già subito una riduzione, passando dai quasi 300mila euro l’anno agli attuali 280mila. Il ritocco, però, non è stato considerato sufficiente dal Cda, anche alla luce degli emolumenti corrisposti al neo amministratore delegato Carlo Paris, nominato a gennaio al costo di 81mila euro proprio con il compito di risanare la società che oggi ha un debito di circa 200 milioni di euro. Debito legato soprattutto alla realizzazione della nuova Fiera di Roma e al mancato ripianamento dell’investimento, che la società sperava di sanare con la valorizzazione della ex Fiera, ancora al palo. Nel corso della riunione del Cda, hanno votato a favore del licenziamento i rappresentanti del Comune di Roma, della Regione Lazio e della Confcommercio. Si sono invece astenuti Cna e Confesercenti. A quanto si apprende, anche considerato l’indebitamento societario, la figura del direttore generale non sarà rimpiazzata.

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