Nozze gay: wedding day, in centinaia a piazza Farnese | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Nozze gay: wedding day, in centinaia a piazza Farnese

«Lo stesso amore. Gli stessi diritti. Lo stesso sì». Il giorno di San Valentino diventa il «Wedding Day» nella manifestazione promossa dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che ha portato centinaia di appartenenti alla comunità gay in piazza Farnese oggi pomeriggio in un’iniziativa per il diritto al matrimonio e alla famiglia. «Il diritto di dire lo stesso sì che dicono tutti», hanno spiegato i manifestanti armati di bandiere arcobaleno e cartelli con disegnato un cuore e l’uguale, simbolo di parità. Il raduno è iniziato intorno alle 15.30 a Campo dè Fiori. Gli aderenti all’iniziativa si sono poi spostati in piazza Farnese dove sono rimasti fino alle 17. Diversi interventi per l’uguaglianza e la parità dei diritti e la mega foto di gruppo a chiudere una giornata «importante non solo per noi ma per tutto il Paese», come ha sottolineato il presidente del Circolo Mario Mieli, Andrea Maccarrone. Proprio quest’ultimo ha parlato dello scopo dell’iniziativa. «Oggi è la festa degli innamorati – ha detto – e vogliamo che sia anche la festa di tutti quelli che in Italia sono invisibili e non vedono riconosciuti i propri diritti. Parliamo di migliaia di coppie omosessuali che si trovano a dover fronteggiare le incombenze di una società in crisi con meno tutele e meno dignità. La pluralità degli affetti va riconosciuta e tutelata come avviene ormai in moltissimi Paesi dell’Europa e del mondo. Solo avendo pari accesso al matrimonio potremmo dire anche in Italia di aver compiuto un passo importante per la pari dignità dei cittadini e le cittadine gay, lesbiche, bisessuali e transessuali». Parole di elogio per il Comune di Roma e il sindaco Ignazio Marino dopo l’approvazione del registro delle unioni civili. «Il messaggio che viene trasmesso – ha affermato Maccarrone – è chiaro: l’Italia è pronta a riconoscere pari diritti a tutte le persone, a tutte le famiglie e a tutti gli affetti. E se può farlo Roma, una città che aveva ostacoli che sembravano insormontabili e che ha fatto passi da gigante, può farlo tutto il Paese». Presente in piazza anche l’attore e scrittore Fabio Morici, ideatore della video-campagna online «#rightsaddict» («diritti-dipendente») a favore della pari dignità e del diritto al matrimonio. «Da eterosessuale – ha dichiarato – mi batto per una giusta causa che interessa non solo la comunità gay, ma tutti noi. Se in un Paese che si definisce civile, un diritto è solo di qualcuno, di fatto non è di nessuno. I diritti devono essere uguali per tutti. Se non lo sono – ha concluso – non si tratta di diritti, ma di privilegi».

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