Caudo: "Colosseo quadrato non in vendita, ma per finire la Nuvola ricapitalizzare Eur spa" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Colosseo quadrato, stop del Campidoglio. Caudo: “Non in vendita, per la Nuvola ricapitalizzare Eur spa”

«Il Colosseo Quadrato non è in vendita». L’ipotesi sulla dismissione di uno degli edifici simbolo dell’Eur, costruito negli anni ’30 per un’esposizione universale mai svoltasi, viene stroncata dal Campidoglio per voce dell’assessore all’Urbanistica Gianni Caudo. Il Palazzo della Civiltà Italiana, emblema dell’architettura razionalista, rischiava di essere messo in vendita per far fronte ai conti in rosso dell’Eur spa, la società per il 10% del Comune di Roma e per il 90% del Ministero delle Finanze che lo possiede. Non solo. C’erano già rumors su un’offerta del gruppo Arnault-Fendi, che lo ha già in affitto, pronta ad acquistarlo per 50 milioni di euro. Il nodo è trovare risorse per completare la costruzione della ‘Nuvolà, il nuovo centro congressi dell’Eur, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas, in costruzione ormai da anni. Una strada poteva essere quella di vendere gli immobili di Eur spa, a partire dal Colosseo Quadrato. Ma il Campidoglio ha detto no, sollecitando invece , azionista di maggioranza, a ricapitalizzare la società per azioni. Il giorno della decisione su un’eventuale vendita del Palazzo della Civiltà Italiana sembrava essere domani, quando si riunisce l’assemblea dei soci. Anche il presidente dell’Eur spa Pierluigi Borghini, a più riprese, aveva lanciato un Sos sui conti della società da lui presieduta: «domani deciderà l’assemblea dei soci: qui o si ricapitalizza o dovremo vendere gli immobili». Dall’Eur Spa, comunque, alla vigilia dell’ assemblea, fanno sapere che l’ipotesi della vendita del Colosseo Quadrato «non è all’ordine del giorno». E il Campidoglio non vuole proprio neanche sentirne parlare. «Considero impraticabile qualunque ipotesi di vendita a privati degli immobili storici dell’Eur. Domani si deciderà se il Governo ricapitalizzerà Eur Spa o se si farà un piano di ristrutturazione – spiega l’assessore Caudo -. In questo caso la società potrebbe cedere, a fronte di una ricapitalizzazione, alcuni immobili allo Stato che comunque rimarrebbero nel perimetro pubblico». Il nodo è la necessità di terminare i lavori della ‘Nuvolà di Fuksas. «Il municipio si è già espresso in maniera contraria alla svendita del patrimonio di Eur Spa, un patrimonio che è pubblico – dice anche il presidente del municipio dell’Eur, Andrea Santoro -. Non è pensabile questa operazione per finanziare i lavori conclusivi della Nuvola di Fuksas, incompiuta che già è costata 400 milioni. La Nuvola ha un interesse nazionale ed è giusto che il Governo si interessi al completamento con la ricapitalizzazione della società». Per completare l’opera, «servono 70 milioni di euro a cui si aggiungono le riserve dell’impresa- spiega ancora Caudo -. Lo Stato che detiene il 90% delle quote deve dare seguito alla ricapitalizzazione della società e consentire il completamento dell’edificio». Un cantiere che ancora non vede la fine.

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