La Lazio passa a Udine e prova a rincorrere la Champions | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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La Lazio passa a Udine e prova a rincorrere la Champions. Candreva su rigore stende i friulani

La Lazio passa a Udine di rigore e rilancia la sua corsa per un posto Champions. Lo fa volgendo a suo favore un episodio per controllare una gara non bellissima, ma concreta e ordinata. L’Udinese invece continua a stentare al Friuli: ne loro fortino i bianconeri rimandano ancora una vittoria che manca ormai da troppo tempo. Prima dell’inizio dell’incontro, al Friuli è ancora festa per Di Natale. Il capitano polverizza un altro record della storia dell’Udinese tagliando il traguardo delle 407 presenze in maglia bianconera, tra campionato e coppe, superando l’altro storico capitano delle zebrette, Valerio Bertotto. Prima del fischio d’inizio il patron Giampaolo Pozzo gli tributa una targa per l’occasione. Il capitano torna in campo da titolare al centro dell’attacco dopo aver scontato il turno di squalifica con il Napoli. Ritrovato Di Natale in attacco, Stramaccioni perde Heurtaux in difesa e manda in campo Wague. A centrocampo torna Badu, rientrato dalla coppa d’Africa, e il tecnico dell’Udinese sposta Allan al centro della linea mediana, con Bruno Fernandes a dare una trazione più offensiva ai bianconeri. La Lazio, costretta a rinunciare agli squalificati Marchetti, Cana e Mauri, recupera De Vrij. Pioli si affida a Felipe Anderson nel tridente d’attacco con Klose e Candreva. In mezzo Onazi a contrastare Allan. L’Udinese prova a ricalcare la gara disputata in casa con la Juventus, e per i primi 20′ ci riesce anche, interpretando un buon gioco. Ma al 23′ l’episodio del rigore cambia volto alla gara: Wague mostra tutta la sua inesperienza dando una spintarella in area a Klose, ben piazzato davanti a Karnezis per raccogliere un cross di Candreva. L’arbitro non ha dubbi e concede il rigore, che Candreva trasforma dal dischetto con il cucchiaio. Il gol manda al tappeto l’Udinese. Cresce invece la Lazio che da quel momento in poi prende in mano le redini dell’incontro, legittimando il vantaggio. L’unica risposta dei padroni di casa arriva al 36′ con un sinistro di Di Natale. Il capitano vede Berisha fuori dai pali e prova a sorprenderlo con un pallonetto su assist di Bruno Fernandes. Nulla da fare. Nella ripresa Stramaccioni prova a mescolare le carte. Sposta Allan nel ruolo di mezzala, in cui rende meglio, e passa quasi a un 4-4-2. Pioli mantiene lo stesso assetto tattico, cambiando solo qualche pedina. Fuori Onazi, che non ha brillato, dentro Cataldi, poi Keita e Perea per Candreva e Klose. L’Udinese è costretta a premere alla ricerca del pareggio ma la Lazio difende il vantaggio con ordine e attenzione. Anzi, in almeno un paio di occasioni va vicinissima al raddoppio. Al 9′ è bravo Karnezis a rispondere a una conclusione a botta sicura di Candreva e fortunato sulla ribattuta di Felipe Anderson, alta sopra la traversa. Al 25′ è Widmer a compiere il miracolo con un salvataggio su cross di Basta. L’esterno destro svizzero toglie il pallone dai piedi di Klose, a due passi da Karnezis. La Lazio mostra evidenti segnali di stanchezza solo nel finale. L’Udinese è incapace di approfittarne. Pericolosa praticamente solo al 32′ con un tiro dalla distanza di Guilherme che ruba palla su un’incertezza tra Parolo e Keita. Berisha alza sopra la traversa.

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