Saluti romani in aula Giulio Cesare, blitz neo fascista contro il nuovo logo della città | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Saluti romani in aula Giulio Cesare, blitz neo fascista contro il nuovo logo della città

nuovo logo roma cittàFino ad oggi il nuovo logo di Roma Capitale destinato a promuovere l’immagine della città eterna all’estero aveva provocato delle dispute accese, e in molti, soprattutto nel centrodestra, hanno bocciato il nuovo design stilizzato e all’insegna dell’inglese con «Rome & You». Ma nella seduta odierna del Consiglio comunale dalle parole si è passati ai fatti: un gruppo di militanti del Fronte della Gioventù ha fatto in aula saluti romani al grido di «mercenari». Un episodio definito «grave» dal sindaco Ignazio Marino che «non può avere alcuna scusante e va perseguito con tutti i mezzi che la legge ci ha mette a disposizione». «Il simbolo scudato con Spqr rappresenta le nostre radici», era scritto su alcuni volantini gettati in aula. Ad intervenire per fermare la protesta commessi e vigili urbani. La presidente dell’assemblea capitolina Valeria Baglio, prima di interrompere per alcuni minuti la seduta, ha chiesto di «identificare tutte le persone che hanno fatto il saluto fascista in Aula Giulio Cesare». I manifestanti durante il blitz hanno lanciato in aria dei volantini. «I ragazzi del Fronte della gioventù – si legge su uno di questi – si oppongono fortemente alla sostituzione del simbolo storico di Roma. Riteniamo che la mentalità politicamente corretta del sindaco Marino e della sua giunta non potrà mai infangare l’orgoglio romano con un simbolo squallido, banale e progressista, che cancella anni e anni di storia. Il simbolo scudato con croce Spqr rappresenta le nostre radici, la nostra cultura e la nostra tradizione». Presenti anche gli attivisti di Fdi-An di ‘Aurora Borealè e ‘Generazione Identitarià che hanno protestato esponendo cartelli con scritto ‘No al nuovo logo di Roma Capitalè, ‘Marino Rom and Yoù, ‘Marino go homè, ‘A Marino facce Tarzan’. Immediata la condanna del gesto da parte del coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo: «Al di là del mio parere sul logo relazionale di Roma Capitale, venire in aula per manifestare la propria contrarietà accompagnandola con il saluto fascista è un atto da stigmatizzare e censurare. Al centrodestra, i cui riferimenti culturali sono quelli del fascismo, ricordo che Roma è medaglia d’oro alla Resistenza». Il sindaco ha ricordato che «l’Aula Giulio Cesare è la casa di tutti i cittadini di Roma. Oggi abbiamo assistito a scene che oltraggiano un luogo di democrazia e di partecipazione. È un episodio ancora più grave alla luce dei terribili fatti criminali e alle recrudescenze di sentimenti di odio, antisemitismo e xenofobia che attraversano tutta l’Europa. L’Aula Giulio Cesare è il luogo in cui nel 1849 fu proclamata la Repubblica Romana, una delle fonti di ispirazione della nostra libertà e democrazia. Purtroppo – ha concluso – questa è una parte dell’opposizione che ci troviamo in Campidoglio». In serata la presidente dell’assemblea capitolina ha comunicato che gli autori del gesto, «tra l’altro molto giovani, sono stati identificati e venerdì prossimo l’Ufficio di presidenza deciderà quale risoluzione prendere in merito».

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