Rame, travestiti da operai simulano lavori in corso e rubano 60 metri di cavi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Rame, travestiti da operai simulano lavori in corso e rubano 60 metri di cavi

– Con tute da operai ed un furgone da lavoro, hanno posizionato in viale delle Milizie della segnaletica stradale simulando «lavori in corso», hanno aperto un tombino, introdotto una scala e sono scesi all’interno di un cunicolo rubando oltre 60 metri di cavi in rame. Tre persone sono arrestate dalla polizia. Qualcosa nell’atteggiamento dei tre finti operai ha insospettito gli agenti della Polizia in transito nella zona, che si sono avvicinati per controllare. Alla vista degli uomini del Reparto Volanti, gli ‘operaì hanno immediatamente estratto la scala e l’hanno riposta nel furgone, richiudendo il tombino. A quel punto gli agenti sono scesi dall’auto, si sono avvicinati al terzetto e gli hanno chiesto il motivo dell’intervento in corso. Alle domande dei poliziotti i tre hanno cambiato più volte versione, finendo per l’ammettere che la loro presenza in quel posto era dovuta solo alla volontà di procurarsi del ferro da rivendere. Continuando nell’accertamento, gli agenti hanno scoperto che il tombinoe, di proprietà di una compagnia telefonica, conduceva ad un impianto elettrico, deducendone che l’intenzione della banda era quella di impossessarsi dei grossi cavi in rame che lo compongono. È stato così chiamato un tecnico della ditta per le verifiche, che ha riferito che i tre erano già stati visti sul posto poche ore prima, e che in tale circostanza era stato constatato il furto di oltre sessanta metri di cavo di grosse dimensioni, per un valore di circa 3.500 euro. Accompagnati in ufficio i tre uomini, tutti italiani di 42, 39 e 41 anni, abitanti nella zona dei Castelli Romani, al termine degli accertamenti sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso. Per il 42enne, inoltre, che ha dato una testata ad un agente, si è aggiunta anche l’accusa di resistenza e lesioni personali.

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