Lazio-Palermo 2-1, ma Candreva si infortuna durante l'esultanza | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Lazio-Palermo 2-1, spinta per il quarto posto. Ma Candreva si infortuna durante l’esultanza

La Lazio vince la sfida dal sapore d’Europa contro il Palermo e sale momentaneamente a soli due punti dal terzo posto del Napoli, impegnato domani contro il Sassuolo. Un pomeriggio di festa per i biancocelesti belli solo a metà anche per merito del Palermo che per più di un’ora ha fatto soffrire i padroni di casa e che avrebbe meritato di più se non fosse stato per Mauri e Candreva che hanno preso per mano i compagni, verso una vittoria fino a quel punto insperata. Già perchè il Palermo di Iachini, mix di muscoli e tecnica, è davvero una bella squadra, col quel folletto lì davanti, Dybala, arrivato al 12/o centro stagionale e Vazquez e Barreto ancora una volta protagonisti (il paraguayano due volte, visto che al 95′ si è fatto espellere). I biancazzurri però stavolta non perdono l’occasione per decollare, l’ ‘aspirinà di Udine dopo i ‘raffreddorì patiti contro Genoa e Cesena sembra aver avuto effetto, anche se vedendo la partita per tutti e 90′ lo stato di salute non sembra ancora ottimale. È vero che Pioli dalla sua può vantare qualche alibi tra infortuni e squalifiche ma è anche vero che per un’ora la Lazio è stata incolore, con Quaison, Vazquez e Barreto padroni del centrocampo. Alla Lazio mancano le accelerazioni di Felipe Anderson (squalificato) mentre Candreva all’inizio va a sprazzi e non sempre il suo piede inventa. È però decisivo quando serve, con una giocata d’autore a un quarto d’ora dalla fine che indirizza il match e fa scoppiare di gioia la Nord. Il Palermo non è certo quello dell’andata (0-4): Iachini in questi mesi l’ha plasmato e al resto ci pensa il gioiellino Dybala che da solo tiene in apprensione la difesa biancazzurra. Basta poco al gioiellino argentino per mettere la sua firma sul match: al 26′ approfitta di un erroraccio di Mauricio in disimpegno (il brasiliano poi ha chiesto scusa al pubblico) e trafigge Marchetti. Il gol – il primo dei rosanero nell’Olimpico biancoceleste da 5 anni a questa parte – fa vacillare le certezze dei padroni di casa che si allungano nel tentativo di recuperare, lasciando campo libero alle scorrerie degli attaccanti rosanero. Così, tocca al sempreverde capitan Mauri (35 primavere) ristabilire la parità, approfittando di una mischia in area. La ripresa presenta però un’altra Lazio e l’asse Mauri-Candreva ispiratissimo: al 7’ una bella combinazione tra i due dà la sensazione del gol e poi l’azzurro con un altro bell’assolo sfiora il palo alla sinistra di Sorrentino. Pioli capisce che «si può fare» e così toglie uno spento Biglia per Ledesma. È lo snodo della partita: prima Mauri, sugli sviluppi di un angolo, va vicino alla doppietta ma Vazqez salva sulla linea, poi un’atra bella combinazione dei due confeziona l’ennesima occasione che, dai e dai, alla fine si trasforma negli agognati 3 punti grazie all’ennesima invenzione dell’estero biancoceleste che – con il Klose spento di oggi – pensa bene di fare tutto da solo: prende palla, si accentra e scarica un bolide all’incrocio dei pali: 2-1, 4/o posto e tutti a casa. A rendere la sua giornata ancora più performante anche l’involontario scivolone che, subito dopo il gol, lo fa andare a sbattere contro i cartelloni pubblicitari e costringono Pioli alla sostituzione. Ma ormai i tre punti li aveva messi in cassaforte.

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