Galileo, la lettera sulla teoria eliocentrica esposta alla Galleria Alberto Sordi | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Galileo, la lettera sulla teoria eliocentrica esposta alla Galleria Alberto Sordi

– Un pezzo di storia oggi in Galleria Alberto Sordi a Roma dove è stata letta una lettera di Galileo Galilei che scrisse al Gesuita Cristoforo Clavio, il 30 dicembre 1610. Qui Galilei scrive al matematico gesuita Cristoforo Clavio SJ, Magister del Collegio Romano, parlando delle fasi di Venere, che avvalorano la teoria eliocentrica, e dei quattro satelliti di Giove da lui scoperti e denominati «pianeti Medicei» in onore della famiglia de Medici. La lettera, esposta tutto il giorno in Galleria, sarà poi trasferita presso lo Spazio Espositivo Tritone della Fondazione Sorgente Group a Via del Tritone 132, nella mostra «Magistri astronomiae dal XVI al XIX secolo: Cristoforo Clavio, Galileo Galilei e Angelo Secchi, testimonianze documentarie e strumenti scientifici» inaugurata a novembre scorso. L’esposizione è frutto della collaborazione con l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, e presenta altre testimonianze degli studi astronomici di Galileo Galilei, Cristoforo Clavio e dell’astronomo gesuita Angelo Secchi. «Abbiamo voluto portare la storia in mezzo alla gente favorendo la lettura dell’emozionante descrizione, con le parole autografe di Galileo Galilei, di una scoperta fondamentale per l’astronomia: i pianeti ‘Mediceì», ha spiegato Paola Mainetti, Vice Presidente della Fondazione Sorgente Group. Il documento «sospeso» con due fili trasparenti all’interno di una teca ha suscitato molto interesse fra i visitatori della Galleria per tutta la giornata. Suggestivo è stato anche il ‘reading’ con la voce di Saverio Indrio che ha proposto stralci della «missiva». La Mostra in via del Tritone è frutto della collaborazione con l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, e presenta alcuni testi autografi degli studi astronomici di Galileo Galilei, Cristoforo Clavio SJ e dell’astronomo gesuita Angelo Secchi SJ. I documenti esposti sono stati recuperati grazie al progetto di valorizzazione e digitalizzazione del Fondo Clavius, al quale appartengono, finanziato dalla Fondazione Sorgente Group. Completano la mostra gli antichi strumenti di osservazione e di rilevazione appartenenti all’INAF – Museo Astronomico e Copernicano di Roma e il Globo celeste della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

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