Tar Lazio, il presidente: "Aumento consistente delle controversie, il legislatore conferisca nuove risorse" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Tar Lazio, il presidente: “Aumento consistente delle controversie, servono nuove risorse”

Nel giorno dell'avvio del nuovo anno giudiziario, un bilancio sull'attività dei giudici amministrativi, sempre più spesso interpellati da politica e cittadini

– Un «imprevisto afflusso di contenzioso» con un aumento consistente delle controversie; un incremento rilevante, rispetto a quello degli anni più recenti. Pochi numeri, ma precisi, quelli offerti dal presidente del Tar del Lazio, Luigi Tosti, nella relazione per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario 2015. Si è passati dai circa 13.208 ricorsi del 2013 ai 16.855 nell’anno appena passato, con un aumento di oltre il 27%, «il numero più alto di controversie proposte a partire dal 2001» – ha detto Tosti – per un tribunale che «ha ricevuto il 26% del totale dei ricorsi depositati innanzi a tutti i Tar» italiani. Il vistoso incremento del numero di controversie è stato ritenuto come parzialmente dovuto a un forte aumento di ‘ricorsi serialì, causati «principalmente da un funzionamento non tempestivo e non più accettabile dell’attività amministrativa». A fronte di ciò, nel 2014 sono stati pronunziati un totale di 42.064 provvedimenti, con ben 32.534 ricorsi definiti. Tanti, e tutti importanti, i ‘temì trattati: dalla materia dell’equa riparazione da ritardi nell’attività giudiziaria (oltre 3400 ricorsi) per la quale «è incomprensibile la perdurante inerzia nell’esecuzione delle sentenze pronunciate dalle competenti Corti civili», alle istanze di cittadinanza proposte da extracomunitari (oltre 1000 ricorsi); dal rilevante numero di ricorsi in materia di abilitazione scientifica nazionale (1240) alle numerose problematiche connesse al contenzioso in materia scolastica, per il quale «alcune delle principali innovazioni normative adottate hanno comportato un rilevante incremento e al contempo uno scadimento qualitativo in alcune materie, dovuto a una sorta di rincorsa del giudice amministrativo quale ‘ultima spiaggià per l’affermazione dei propri diritti»; fino ai numerosi ricorsi contro procedure concorsuali, per i quali «la grave crisi economica che il Paese sta attraversando ha condotto migliaia di idonei dei concorsi a docente nelle scuole di ogni ordine e grado a riversare nel Tar le loro istanze occupazionali».- L’effettività della tutela «si realizza soltanto con una rapida soluzione delle controversie»; obiettivo che richiede mezzi adeguati, una sufficiente provvista di magistrati e di personale di supporto, validi strumenti operativi. E se «il tempo assume notevole rilievo nello svolgimento della funzione giurisdizionale amministrativa», occorre che «il legislatore, più che imporre tempi stringenti per la decisione o ulteriormente scoraggiare l’accesso al giudice, valuti la necessità di conferire nuove risorse per la giustizia amministrativa, ampliando il numero dei magistrati addetti e del personale di supporto». Lo ha detto il presidente Luigi Tosti nella sua relazione per l’apertura dell’anno giudiziario 2015 del Tar del Lazio. «Il potenziamento del servizio – ha aggiunto Tosti – finirebbe con l’arrecare in tempi neppure lunghi rilevanti benefici anche di ordine economico. Se la giustizia amministrativa deve sopravvivere nel nostro ordinamento, essa deve essere aiutata e rafforzata con misure che ne assicurino la celerità». Anche aggiungendo al concetto il fatto che il Tar del Lazio è stato per il 2014 la sede pilota del progetto di ‘de materializzazionè, finalizzato alla conversione degli atti cartacei contenuti nei fascicoli processuali tradizionali in ‘atti digitalì, anche in vista dell’attuazione a regime del processo amministrativo digitale che entrerà in vigore il 1 luglio 2015.

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