Oggetti smarriti, per l'asta affluenza da record: appuntamento rinviato a Fiumicino | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Oggetti smarriti, per l’asta affluenza da record: appuntamento rinviato a Fiumicino

-Troppi partecipanti, quasi una ressa con numeri da record con oltre 500 persone, e così l’asta per gli oggetti smarriti che era stata organizzata oggi all’aeroporto romano di Fiumicino è stata rinviata. In un primo momento si era pensato anche di trovare un altro locale, ma poi si è desistito. Del resto, già dalle prime ore della mattina al Leonardo da Vinci si erano presentati diversi gruppi di persone che con il passare del tempo sono andate sempre più ad aumentare, cosa, questa, mai accaduta in passato, segno per molti evidente dell’attuale crisi economica. Richiamati dalla speranza di fare un affare, tutti hanno poi dovuto fare dietrofront perchè, come è stato spiegato dalle forze dell’ordine, «non sussistevano le necessarie condizioni». Tutto rinviato, quindi, ad altra data. Ad essere battuti all’incanto da un istituto di vendite giudiziarie accreditato presso il Tribunale di Civitavecchia, sarebbero dovuti essere oggi gli oggetti abbandonati e trovati nello scalo nel 2013 e mai reclamati, tra cui bagagli, smartphone, Ipad, fotocamere, pc portatili, collane, vestiti, tavole da surf, custoditi per tutto il 2014 nei magazzini dell’aeroporto. Si calcola che sia di 15mila, oltre 40 al giorno, la media degli oggetti che ogni anno vengono smarriti in aeroporto. Per fronteggiare il fenomeno delle cose che non vengono ritirate, al Leonardo da Vinci c’è una specifica cartellonistica a cui si affiancano avvisi audio che vengono diffusi ogni ora all’interno dei terminal. Tra gli oggetti messi all’asta, ce ne sono alcuni, come ad esempio sedie a rotelle, grucce e stampelle che fanno quasi gridare al «miracolo» per come sia stato possibile potersene dimenticare. Eppure è proprio così. Ecco, quindi, che nel principale scalo aereo italiano, crocevia di popoli, culture e religioni diverse, a cadenza annuale viene organizzata un’asta. In base alla migliore offerta, è quindi possibile acquistare, pagando solo in contanti, bagagli e oggetti di ogni tipo. Soltanto i generi alimentari sono stati esclusi dalla vendita a causa della loro deperibilità e della data di scadenza. Particolarità dell’asta, aperta a tutti, è che non si può conoscere in anticipo il contenuto di ogni singola valigia che viene venduta chiusa. Prima dell’avvio, attraverso appositi avvisi affissi alle pareti, tutti i partecipanti, vengono informati che gli oggetti che verranno battuti all’incanto sono stati «regolarmente periziati ma non collaudati». Non è pertanto possibile presentare poi reclami o lamentele. I guadagni derivanti dall’asta, che lo scorso anno ammontarono a 15 mila euro lordi, finiscono tutti in un conto dell’Enac (Ente nazionale dell’aviazione civile) a cui spetta quindi il compito di decidere dove destinarli.

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