Bilancio 2015, Sel: "Il governo intervenga e riconosca l'eccezionalità della Capitale" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio 2015, Sel: “Il governo intervenga e riconosca l’eccezionalità della Capitale”

«Al termine della riunione di ieri con il sindaco Marino e la maggioranza è stato convenuto di aprire un tavolo di lavoro sulla situazione economica capitolina e di presentare un documento condiviso per chiedere al Governo il riconoscimento dell’eccezionalità della situazione romana in termini di sfilacciamento della tenuta sociale, di crisi occupazionale e imprenditoriale, e di emergenza abitativa». Lo dichiara il capogruppo Sel Gianluca Peciola. «Da questo bilancio non si possono escludere voci significative che riguardano il lavoro e il reddito, il sociale, l’offerta culturale, le periferie, il verde pubblico e le misure a sostegno del disagio abitativo – continua -. Essere cittadini romani ormai comporta più svantaggi che vantaggi. Nella proposta di documento che abbiamo inviato alla maggioranza, al fine di arrivare ad un testo unitario, poniamo diverse questioni». Secondo Sel «questa amministrazione non può far finta di non vedere lo stato di preoccupante, continuo impoverimento del quale soffrono ampie fasce della popolazione romana» e «risulta non più sostenibile l’azione di Roma Capitale improntata in via esclusiva sull’austerità per il risanamento dei conti». «Pertanto – si legge -, le priorità di Roma Capitale devono essere quelle che ripartono dai cittadini e dai loro bisogni». «Il Governo – continua – non può considerare Roma Capitale al di sotto di altre Capitali europee, come Parigi o Londra. E questo non appare più giustificabile, anche alla luce dello studio effettuato dalla ex assessore Morgante, che quantificò tra i 400 e i 500 milioni di euro annui l’importo congruo rispetto agli oneri che Roma è tenuta ad assolvere in quanto Capitale. Il Governo faccia la sua parte, contribuendo in maniera sistematica e proporzionata agli oneri che gravano su Roma in quanto Capitale».

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