Fondi, progettarono un attentato contro un'azienda: il mandante arrestato in Spagna | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Fondi, progettarono un attentato contro un’azienda: il mandante arrestato in Spagna

Arrestato a Barcellona, in Spagna, il presunto mandante dell’attentato dinamitardo progettato a danno di un’azienda di Fondi (Latina) la notte di ferragosto del 2014. Su mandato d’arresto europeo emesso dal Tribunale di Trani è finito in manette Salvatore D’Angiò, pregiudicato originario di Latina ma residente ad Almeria (Spagna) dove è titolare di due aziende ortofrutticole, già «coinvolto in importanti indagini – rivela la Guardia di Finanza – relative a traffici internazionali di stupefacente destinato anche a cosche mafiose siciliane». Nella notte tra il 14 ed il 15 agosto 2014, le Fiamme Gialle sequestrarono a Molfetta 1 chilogrammo di TNT (tritolo a scaglie), occultato all’interno di un’autovettura con a bordo due cittadini stranieri, il 29enne rumeno Kantor Gyoni, e il 28enne albanese Recaj Mirian. I due erano in procinto di partire per compiere l’attentato dinamitardo a Fondi. Furono arrestati in flagranza dai militari del Gico. «Il tritolo, sottoposto a sequestro, – spiegano i finanzieri – era compresso in una scatola di ferro le cui schegge, a seguito della potente deflagrazione, indotta tramite un detonatore con miccia, anch’esso sottoposto a sequestro, sarebbero state proiettate in un vasto raggio di azione». Pochi giorno dopo i fatti, gli investigatori identificarono altre due persone che si sarebbero occupate del reperimento dell’esplosivo e dell’organizzazione logistica del progettato attentato, il 29enne albanese Ademaj Bilbil, e il 39enne di Molfetta Corrado D’Agostino, ritenuto uomo di fiducia di D’Angiò. Sfumato l’attentato di ferragosto, D’Agostino e D’Angiò avrebbero manifestato il «proposito di compiere a breve un’azione criminale ancora più eclatante e clamorosa». Le successive indagini hanno portato la magistratura tranese ad emettere, lo scorso 9 febbraio, l’ordine di arresto nei confronti di D’Angiò per reati connessi alla detenzione di esplosivo al fine di mettere in pericolo la sicurezza della collettività mediante la commissione di attentati. D’Angiò è stato arrestato dalla Polizia spagnola il 25 febbraio ed è attualmente detenuto in carcere un Spagna in attesa dell’estradizione. Per questa vicenda rischia una condanna a 15 anni di reclusione.

email

Bisogna effettuare il login per inviare un commento Login