Maltempo: emergenza neve ad Amatrice, a Veroli 20 famiglie senza elettricità | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
Direttore responsabile Giovanni Tagliapietra

Maltempo: emergenza neve ad Amatrice, a Veroli 20 famiglie senza elettricità

– Venti famiglie di Veroli, in Ciociaria, sono ancora senza energia elettrica dopo i danni causati ieri dalle forti raffiche di vento che hanno provocato conseguenze pesanti in gran parte della provincia. I tecnici dell’Enel sono impegnati per riparare il guasto provocato dagli alberi crollati sui cavi dell’elettricità. A Veroli oggi è rimasta chiusa anche la scuola di Santa Francesco, sempre in seguito ai danni causati dal maltempo. Sono in corso i lavori per riaprire l’edificio già lunedì prossimo.«Gli sms della Protezione Civile sullo stato di pre-allerta per eventi nevosi eccezionali nel reatino sono arrivati a tutte le autorità e gli enti locali competenti, perché in caso di eventi eccezionali, ogni Ente dovrebbe intervenire per quanto di propria competenza. Sembrerebbe tutto chiaro e ordinato. Anche il sindaco di Amatrice giorni fa ha ricevuto l’sms della Protezione Civile, e ha immediatamente preallertato le ditte incaricate del servizio per lo sgombero neve delle strade comunali, ha ordinato la chiusura delle scuole. Insomma tutto ciò che un amministratore deve pianificare in termini di interventi straordinari del caso. E invece siamo in piena emergenza, perché la Provincia di Rieti, a seguito di scellerate riduzioni dei trasferimenti statali, non è in grado di ristabilire la viabilità sulle strade provinciali di accesso alle frazioni di Amatrice. È un vero disastro, perché delle pochissime turbine a disposizione della Provincia ad oggi una risulta essere guasta, una è stata inviata in zona Terminillo e l’ultima sta operando in zona Leonessa». È quanto si legge in una nota del Comune di Amatrice. «Siamo arrivati al punto che bisogna raccomandare l’anima a Dio prima di avventurarsi lungo una strada provinciale – prosegue la nota – e sperare che non accada nulla di grave, come ad esempio un’emergenza sanitaria. Nelle frazioni di Amatrice risiedono cittadini spesso anziani ed anche gli animali e le attività economiche ad essi collegate sono in pericolo, perché risultano irraggiungibili molte stalle. Il sindaco Pirozzi non ci sta e chiede l’intervento dell’Anas che, oltretutto, ha un mezzo ricoverato proprio nel territorio comunale. La risposta, in quest’Italia senza nocchiere e in gran tempesta, è stata: ‘sì, ma dovete pagare, ed anche avviare le procedure di intervento per il tramite della Prefettura». E così è stato, ore ed ore al telefono con Enti e Dipartimenti, una procedura burocratica farraginosa e irragionevole, ma finalmente è partita la turbina dell’Anas e sta raggiungendo le frazioni di Amatrice. Dicono che ci manderanno il conto, ma è bene che sappiano che non abbiamo alcuna intenzione di pagare oltre quello che già paghiamo di tasse, e oltre quello che già paghiamo per i tagli indiscriminati dei trasferimenti statali e regionali. L’Anas Spa ha un unico azionista, che si chiama ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale i cittadini di Amatrice già pagano regolarmente le tasse«.

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