Bilancio 2015, maratona rimandata: Pd assente in aula. Opposizioni all'attacco, Panecaldo: "Sciatteria" | Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio
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Bilancio 2015, maratona rimandata: Pd assente in aula. Opposizioni all’attacco, Panecaldo: “Sciatteria”

La prevista discussione per la manovra finanziaria del Comune non parte a causa dei dem che disertano l'assemblea capitolina. Il capogruppo e coordinatore della maggioranza chiede sanzioni. L'approvazione slitta a fine mese

– Salta l’assemblea capitolina dove era previsto oggi l’inizio della ‘maratona bilancio 2015’. Dopo quattro appelli ‘andati a vuotò la seduta è stata tolta per mancanza di numero legale. In Aula erano presenti solo 23 consiglieri comunali e per aprire i lavori ne servivano 24. Assenti nelle fila del Partito democratico Pier Paolo Pedetti, Athos De Luca, Alfredo Ferrari, Francesco D’Ausilio. Per Sinistra Ecologia e Libertà non era presente il capogruppo Gianluca Peciola. Presenti invece tutti i consiglieri della Lista Civica Marino come anche il capogruppo di Centro Democratico Massimo Caprari.  «Non c’è un problema di natura politica ma è solo sciatteria». Così il coordinatore della maggioranza in Campidoglio Fabrizio Panecaldo commentando la mancata apertura dei lavori dell’assemblea capitolina dove è in discussione il bilancio 2015. «Alcuni consiglieri sono giustificati – aggiunge – Da altri è solo sciatteria perchè avvisano all’ultimo di non poter venire. È anche una mancanza di rispetto nei confronti degli altri colleghi che invece sono in Aula già dal primo appello. Se non lo si capisce con le buone dobbiamo cercare formule di sanzione».«Dobbiamo cercare formule di sanzione come in fabbrica. Subito dopo il bilancio proporrò, insieme agli altri capigruppo, una proposta di modifica al regolamento: i gettoni di presenza devono essere percepiti e legati alle presenze in Aula e alle votazioni in consiglio». Questa la proposta avanzata dal coordinatore della maggioranza in Campidoglio Fabrizio Panecaldo dopo la mancata apertura dei lavori dell’assemblea capitolina dove è in discussione il bilancio 2015. «Quindi i gettoni di presenza si perderanno, similmente a Camera e Senato, se non si è in Aula – aggiunge – Inoltre si può pensare anche alla modifica del tempo che intercorre tra un appello e l’altro: invece di 20 minuti si potrebbe proporre una campanella ogni 10». «In fabbrica ci si entra ad orario convenuto – commenta Panecaldo – Così come anche a scuola. In fabbrica se non si entra in orario si perdono i soldi del lavoro. A scuola i genitori debbono giustificare l’assenza dei loro figli. Qui ognuno è grande e vaccinato e non ha bisogno giustificazioni». – «Dall’opposizione credo sia opportuno rispettare il mandato che i cittadini hanno dato al di là dell’atteggiamento di ostruzionismo. È ovvio che le responsabilità della mancanza del numero legale in Aula sono nostre. Non è un segnale positivo questo e bisogna andare in profondità, quindi chiederò al coordinatore di maggioranza Panecaldo di vederci anche per fare luce sulle assenze». Così il capogruppo di Centro Democratico Massimo Caprari commenta la mancanza del numero legale oggi in assemblea capitolina dove è in discussione il bilancio 2015. «Da diverso tempo – spiega -, come maggioranza, non si riesce ad auto-garantirsi i numeri, soprattutto in una sessione così importante come questa. Le motivazioni sono tante e sono sotto gli occhi di tutti. C’è sicuramente un momento di confusione e spesso si fa il tiro al piccione. Sindaco e coordinatore di maggioranza devono riprendere le fila della situazione».«Il Pd è in netta implosione. Non a caso oggi sono tutti al cospetto di Orfini con l’ennesima caduta del numero legale. Chiedo ufficialmente, ancora una volta, le dimissioni di Marino da sindaco nel rispetto dei nostri cittadini e di dare nuovamente il diritto di voto per scegliere un nuovo primo cittadino». Così il consigliere comunale della Lega dei Popoli Marco Pomarici commentando la mancanza del numero legale in assemblea capitolina dove è in discussione il bilancio 2015. «Il Pd è in stato confusionale. Panecaldo dica la verità a Orfini: cioè che la maggioranza non c’è in Aula. Ci sono diverse visioni all’interno della maggioranza e l’assenza di oggi è segno della scollatura in Aula. Panecaldo dica al sindaco Marino di rassegnare le proprie dimissioni». Così il consigliere comunale del Pdl Giordano Tredicine commentando la mancata apertura della seduta dell’assemblea capitolina dove è in discussione il bilancio 2015.

– Una «road map» per l’approvazione del bilancio 2015 e delle delibere propedeutiche. È quanto deciso dalla capigruppo di oggi, tenutasi al termine della convocazione della seduta, mai aperta a causa della mancanza del numero legale. Ad ogni delibera saranno dedicate da 1 a 4 ore di discussione, in particolare in base agli emendamenti e ordini del giorno definiti ammissibili dagli uffici capitolini per ogni provvedimento, per un totale di 23 ore. «Abbiamo confermato i consigli da domani a venerdì, dalle 10 alle 19, con domani in seconda convocazione. Abbiamo, inoltre, deciso di contingentare i tempi sulle 10 delibere del bilancio e stabilito 23 ore di discussione per emendamenti e ordini del giorno. È evidente – ha spiegato il presidente d’Aula, Valeria Baglio – che la delibera madre avrà più ore di discussione così come anche le propedeutiche con più emendamenti e odg». L’approvazione del bilancio 2015 non arriverà entro questa settimana. Sembra slittare, quindi, la deadline del 15 marzo a cui puntava il sindaco Ignazio Marino. «Non vogliamo strozzare il dibattito d’Aula – ha detto il presidente dell’Assemblea capitolina, Valeria Baglio, al termine della capigruppo – quindi si darà ampio spazio alla discussione per migliorare le delibere». E sulla «scadenza» del 15 marzo ha aggiunto: «È difficile indicare una tempistica ma sicuramente si rispetterà la scadenza di legge del 31 marzo».

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